Primi respiri di tennis al Swedish Open, ATP 250 che trova luogo sui campi in terra della deliziosa cittadina nordica di Bastad.

Il primo match del tabellone principale è quello tra Leonardo Mayer  e Matteo Berrettini. L'argentino parte benissimo al servizio, non concedendo mai grandi occasioni al tennista italiano. Il classe 1996, invece, offre già una palla break nel secondo gioco, che viene, però, prontamente annullata facendo affidamento alla battuta. Sull'1-1 il romano si porta 0-30, ma il numero 36 del mondo risale e chiude il game in suo favore, riuscendo successivamente a portarsi anche avanti 3-1, strappando il break all'azzurro. Il set va avanti seguendo la regola del servizio, il giocatore di Corrientes non offre occasioni per rimettere in discussione il parziale, mentre Berrettini fa molta fatica a mantenere il servizio. Sul 5-3 Leonardo Mayer non trema e chiude il primo set grazie alla seconda occasione utile.

Nel secondo parziale è il tennista romano a partire meglio inanellando una grandiosa striscia di 13 punti consecutivi che lo porta avanti 3-0. L'argentino è così costretto ad inseguire per l'arco di tutto il set, senza mai riuscire a creare delle insidie nei turni in risposta. Matteo alza il livello al servizio, facendone un'arma fondamentale nel proseguo del match. L'azzurro chiude il secondo set con un risultato speculare a quello che si era visto infliggere nel parziale precedente. 

Nel terzo ed ultimo set il romano parte bene, portandosi avanti di un break nel primo game. Il sudamericano non lascia, però, una via di fuga all'avversario e nel quarto gioco annulla lo svantaggio riportando il match in parità. L'allungo decisivo ha la firma di Matteo Berrettini che sul 4-4 infila un break chirurgico che lo porta a servire e a chiudere il match. Al secondo turno affronterà uno tra il portoghese Elias e Londero, tennista argentino proveniente dal labirinto delle qualificazioni.

Il secondo match in programma era quello tra due wildcard. Uno scontro tra next gen: tra Casper Ruud e Jaume Munar. Partita fatta di scambi lunghissimi, tra due giocatori che trovano nella terra rossa la loro superficie preferita, il loro habitat naturale. Entrambi sono reduci dalla brutta esperienza fatta a Londra, dove hanno perso al primo turno delle qualificazioni, vedendo sfumare, così, la loro possibilità di entrare nel main draw di Wimbledon. Il norvegese parte forte, strappando il servizio in avvio di gara, ma perde questo vantaggio un paio di game più tardi. Lo spagnolo è costretto a fronteggiare due set point nel decimo gioco, ma riesce ad annullarli e le due next gen stars giungono al tie break. Prolungamento del parziale molto combattuto, ma il tennista delle Isole Baleari riesce a metterlo in cassaforte per 9 punti a 7.

Nonostante il vantaggio, l'iberico non è al meglio. In avvio di secondo set chiede un medical time out. Ha un problema fisico nella parte superiore del corpo. Viene trattato, ma le sue condizioni non sono delle migliori. Il norvegese ottiene un break nel settimo gioco e in virtù di questo chiude il parziale per 6-4. Nel terzo ed ultimo set la forma di Munar peggiora. Ruud non può fare altro che continuare a fare comunque il suo tennis. Il parziale si chiude in meno di 25 minuti, sul risultato di 6-0 in favore del tennista di Oslo, che aspetta il vincente della sfida tra il campione in carica David Ferrer e il qualificato Kolar.

Riesce, invece, a superare il tabellone di qualificazione Simone Bolelli. Con la vittoria contro Viktor Galovic, il bolognese strappa il pass per il main draw di Bastad, dove affronterà lo spagnolo Carballes Baena. 

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