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ESCLUSIVA - Challenger San Benedetto, Arnaboldi: “Buone sensazioni, contento per la vittoria.”

Il tennista milanese batte agilmente Bonzi e prenota un posto al secondo turno. Qui le sue sensazioni post gara

ESCLUSIVA - Challenger San Benedetto, Arnaboldi: “Buone sensazioni, contento per la vittoria.”
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Di Simone Cappelli

Andrea Arnaboldi vince 64 63 contro Benjamin Bonzi, e si assicura il secondo turno alla San Benedetto Tennis Cup. Una grande vittoria, maturata senza mai cedere il servizio, e pungendo nei momenti clou del match. Ecco le sue parole.

Complimenti per la vittoria, in primis. Quali sono state le sensazioni di questo match, vinto bene contro un avversario non facile da affrontare su questa superficie.

Le sensazioni sono state molto buone, nonostante il vento e le condizioni difficili di oggi. Un avversario certamente scomodo, brillante, con un gioco non facile da leggere. Però son contento, sono stato solido, ho fatto il mio, non ho mollato, e l’ho portata a casa.”

Una stagione comunque buona. Dal secondo turno all’ATP di Marrakeck, alla semifinale a Braunschweig. Manca l’acuto, può essere a San Benedetto?

Perché no, speriamo! Una stagione che nell’ultimo periodo sta andando un po’ meglio, la semifinale lo testimonia. Qui a San Benedetto punto a continuare il mio percorso, voglio fare molto bene.”

Dopo San Benedetto resti sulla terra oppure punterai altre superfici?

Farò un altro torneo su terra, poi vado sul cemento. Giocherò tornei preparatori per sondare le qualificazioni degli US Open.”

Qual è il tuo obiettivo di classifica? Dove punti a fine 2018? 

Innanzitutto spero di rientrare nei 200, quello è il mio obiettivo principale. Vorrei giocare sempre meglio, e poi il resto verrà da se.”

Ringraziamo Andrea per la disponibilità, e gli auguriamo le migliori fortune qui al Challenger di San Benedetto, e per il proseguo della stagione. 

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About the author
Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez