Procede a passo spedito Roger Federer. Lo svizzero, campione in carica, supera il secondo esame australiano liquidando il qualificato Daniel Evans in due ore e trentacinque. Il 37enne di Basilea chiude in tre set - 76 76 63. 

Dopo il convincente esordio con Istomin, Federer torna ad impugnare la racchetta per affrontare Evans, due anni dopo il confronto, favorevole a Re Roger, sull'erba di Wimbledon. Il primo set conferma le sensazioni della vigilia, Federer è ben rodato con il servizio e pallina alla mano concede le briciole. Evans riesce comunque a restare a contatto, annaspa quando chiamato a proporre una seconda adeguata per respingere l'assalto svizzero ma non presta il fianco. Sul 43, il primo campanello d'allarme. Il ragazzo di Birmingham spreca due quindici di vantaggio e accarezza il baratro. Dal 40/40, Federer non riesce però a piazzare la zampata. La terza testa di serie arriva addirittura al set point poco dopo, sul 65, ma il dritto di Evans è pungente, perfetto. Si giunge così alla naturale conclusione, il tie-break segna la fine del parziale. Roger mostra superiore abitudine al contesto, non trema. Due punti in serie dal 55, 75 di stampo elvetico. 

Evans sembra accusare il momento, in apertura di secondo si concede al rivale. Federer coglie l'occasione, sigilla la rottura e la certifica poi al servizio. La Rod Laver Arena applaude il figlio prediletto. Le avvisaglie di un ritorno britannico iniziano a palesarsi dal quarto gioco. Federer non è sicuro come in precedenza in battuta, commette qualche sbavatura e dà forza alle speranze di Evans. Roger annulla una palla break sul 21, sul 43 è poi costretto ai vantaggi. Ace e dritto, il marchio di fabbrica. La partita sale di colpi, un botta e risposta continuo. Il dritto di Federer si stampa in campo britannico, set point che Evans rimanda al mittente. Lo svizzero perde game e coordinate, un doppio errore al servizio pilota Evans al 55. Secondo prolungamento, questo con meno storia. Federer scivola rapido sul 30, viatico al 73 firmato con l'ace. 

Due set sotto, Evans inizia ad accusare palcoscenico ed avversario. In suolo britannico si aprono crepe importanti, Federer nel quarto gioco si procura, con il dritto, una palla break. Il rovescio di Evans non è di spessore, 31 Roger e sfida in ghiaccio. Non c'è sostanzialmente altro, Federer non soffre mai e si porta sul 52 a servire per accedere al terzo turno. A zero, con due rovesci vincenti, Roger si guadagna l'ovazione del pubblico presente. 

Federer - Evans 76 76 63

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