Nel momento in cui il belga Steve Darcis, numero 135 in classifica e quarto giocatore del suo Paese, mettendo a segno il tredicesimo ace del suo incontro ha eliminato Rafael Nadal, in sala stampa si è scatenata la ricerca per trovare nella lunga storia del torneo una sorpresa altrettanto clamorosa.

Non se ne sono trovate molte, anche perché da quando le teste di serie sono diventate 32, sono diminuite le probabilità che un giocatore non classificato tra i primi cento battesse uno dei primi quattro o cinque. In realtà Nadal è attualmente numero cinque soltanto perché ha giocato poco negli ultimi sei mesi ma a  prendere per buono il parere della critica più delle  valutazioni del computer, Nadal meritava almeno un posto tra i primi tre. Al riguardo le autorità del tennis dovrebbero decidere se dare o meno la precedenza al computer o se lasciare ai direttori dei vari tornei la scelta sul  criterio da adottare.

Per quanto riguarda le proporzioni della sorpresa rimangono notevoli pur considerando la scarsa simpatia di Nadal per l’erba, contraddetta peraltro da un bilancio di due vittorie e tre finali conquistate a Wimbledon.Nadal e le sorprese mi inducono a ricordare una delle più clamorose nella storia del torneo. Manolo Santana, il grande campione spagnolo che vanta quattro titoli del Grande Slam, vincitore nel 1966, fu eliminato al primo turno l’anno successivo dal portoricano Charlie Pasarell. Quest’ultimo occupa anche lui una pagina nel libro dei record di questo torneo per essere stato protagonista contro Pancho Gonzales, della più lunga partita nella storia del torneo (112 games) prima che questo record di durata venisse frantumato nel 2010 dalla storica  maratona tra il francese Nicolas Mahut e l’americano John Isner, che ha richiesto 183 games, 138 dei quali necessari per concludere  70-68 il quinto set.

Sul fronte italiano una comoda e prevista vittoria di Roberta Vinci sulla sudafricana Scheepers. Una coraggiosa e sfortunata partita della Camerin che ha ceduto soltanto per 6-4 al terzo set alla Cibulkova classificata 155 posti davanti a lei. In chiusura di pomeriggio Andreas Seppi ha battuto in cinque set l’uzbeko Denis Istomin, contro il quale aveva un bilancio di quattro vittorie ed una sconfitta. Sul suo cammino il mancino francese Michael Llodra, avversario difficile ma non impossibile. Nei piani alti dei tabelloni vittorie senza problemi per Djokovic, Del Potro e Serena Williams.  Purtroppo Simone Bolelli non è stato mai in partita contro il bulgaro Dimitrov.