Nella sua fase conclusiva, il Roland Garros regala due confronti di alto profilo. In palio la finale del secondo Slam di stagione. Novak Djokovic insegue un torneo fin qui maledetto, Stan Wawrinka sogna la conferma, Andy Murray, dopo il titolo romano, vuol assurgere al trono di Francia, Dominic Thiem pregusta lo sgarbo. Il parterre è di qualità, l'organizzazione, dopo le difficoltà inerenti al meteo, respira finalmente a pieni polmoni. 

Sul Philippe Chatrier - al termine del match tra Serena Williams e Kiki Bertens - scendono in campo Stan Wawrinka e Andy Murray. Confronto n. 16, leggero vantaggio per il britannico. Ultimo incrocio alle Finals ATP del 2015, nel round robin W Wawrinka 76 64. Sul rosso, il dominio di Stan è netto, tre incontri, tre successi. 

Difficile identificare un favorito. Wawrinka appare in ottima condizione. Dopo il rischio d'avvio con Rosol, un buon percorso e un quarto agile con Ramos Vinolas. Murray approda in semifinale non senza interrogativi. In affanno con giocatori di talento come Stepanek, più a suo agio con bombardieri alla Isner. Nell'ultima partita, con Gasquet, due set di assoluto equilibrio, prima della descensio fisico-mentale del talento di Francia. 

Sul Lenglen, il n.1. Novak Djokovic deve prestare attenzione a Dominic Thiem. Il serbo ha dalla sua i due precedenti - Shanghai 2014, Miami 2016 - ma sul rosso il divario tende ad assottigliarsi, perchè questa è la superficie prediletta del giovane austriaco. La prova di maturità con Goffin - vittoria in quattro set - consegna Thiem al cielo dei grandi, serve però un ulteriore passo. Alla top ten occorre abbinare uno scalpo di prestigio. 

Nole - come a Roma - non appare in un momento d'oro. Con Berdych, prestazione di livello per due set, ma anche cenni di nervosismo. La tensione può giocare un ruolo importante, specie oggi, in un incontro che vede sì Nole in vantaggio, ma non al sicuro.

Il programma 

non prima delle 15

Philippe Chatrier

Wawrinka - Murray

Suzanne Lenglen

Djokovic - Thiem