"Più che noci di cocco, erano noci di Coco". Malgrado la sconfitta, Roberta Vinci non perde il sorriso in conferenza stampa e commenta con un simpatico gioco di parole la sua partita di oggi contro l'americana Vandeweghe.

Una sconfitta netta, in due set (6-3, 6-4), maturata in poco più di un'ora di gioco. Durante la quale l'americana bombarda l'azzurra facendo valere la maggior pesantezza di palla, tanto in servizio quanto negli scambi, impostati spesso e volentieri da fondocampo. Mai in difficoltà la Vandeweghe, mai in grado di impensierirla Roberta Vinci, che nel primo set non riesce a ottenere nemmeno una palla break, strappando in tutto cinque punti all'avversaria nei propri turni di servizio. E anche quando, nel secondo set, Roberta riesce a brekkare l'avversaria, subito arriva il controbreak di CoCo a spegnere entusiasmi e velleità di rimettere in piedi la partita: finisce 6-3, 6-4 per la statunitense, che ora attende al prossimo turno la russa Anastasya Pavlyuchenkova.

Williams fa 300 in scioltezza - Nell'inconsueta e inedita finestra di gioco ricavata all'interno della "middle sunday", tradizionalmente consacrata al riposo dei guerrieri che si sfidano nel recinto sacro del Tempio del tennis, c'era grande attesa per Serena Williams. La numero uno del ranking ha vacillato nel turno precendente contro una bravissima McHale, ma oggi la musica sul Centre Court è ben diversa. Il servizio strappatole dalla Beck al terzo game del primo set è solo un fuoco di paglia, subito estinto dal ciclone Williams che si abbatte sulla povera tedesca che al minuto 51 (di cui 36 necessari al completamento del primo set) di gioco alza bandiera bianca sul 6-3, 6-0. Vittoria numero 300 in carriera per la Williams e altro mattoncino messo nel cammino verso la finale.

Le altre partite - Sulla sua strada, in un match che si preannuncia un'autentica battaglia di clavate, ci sarà Svetlana Kuznetsova. La russa soffre non poco contro Sloane Stephens, ma alla fine riesce ad ottenere la sua personale vittoria numero 3 in quattro incroci con la statunitense. La partita è una dura e incerta battaglia sui tre set. Il tie-break indirizza a casa Stephens la prima frazione, mentre nella seconda è la russa a prendersi la scena, come attesta anche il 6-2 finale che rimanda tutto al terzo, decisivo, set. Dove a iniziare meglio è la Stephens, che vola addirittura sul 5-2: quando tutto però sembra apparecchiato per la vittoria dell'americana, è la russa  ad infilare una pregevole rimonta fino al 5-5 che manda tutto avanti a oltranza. La svolta nel tredicesimo game: sanguinoso errore di Stephnes che da a Kuznetsova la possibilità di servire per chiudere il match, la russa però sente la tensione e sfiora la beffa del controbreak, ma alla fine riesce a chiudere sul 8-6.

In casa Russia è festa grande anche grazie alle vittorie di Anastasya Pavlyuchenkova, che festeggia al meglio il suo venticinquesimo compleanno travolgendo la semifinalista della passata stagione Timea Baczinsky (6-3, 6-2), Ekaterina Makarova (6-3, 6-2 sulla ceca Barbora Strycova) e Elena Vesnina, che si impone con doppio 7-5 sulla Boserup.

[27] C. Vandeweghe b. [6] R. Vinci 6-3 6-4
[1] S. Williams b. A. Beck 6-3 6-0
[13] S. Kuznetsova b. [18] S. Stephens 6-7(1) 6-2 8-6
[21] A. Pavlyuchenkova b. [11] T. Bacsinszky 6-3 6-2
E. Makarova b. [24] B. Strycova 6-4 6-2
E. Vesnina b. J. Boserup 7-5 7-5