Il martedì londinese regala i quarti di finale al femminile. Incontri equamente divisi tra campo principale e campo n.1. In apertura, sul Centre Court, la partita di maggior interesse, Simona Halep incrocia la racchetta con Angelique Kerber. La rumena è in vantaggio 3-1 nei precedenti, in stagione, però, la teutonica vanta l'affermazione in Fed Cup. Ieri, un successo importante per la Halep, contro una giocatrice in ottima forma come la Keys. Tie-break a stelle e strisce, poi rientro Halep. 67 64 63. Semplice, invece, l'assolo della Kerber. 63 61 alla Doi. 

Al termine di questo match, spazio a Serena Williams e Anastasia Pavlyuchenkova. In cinque incontri con la prima tennista al mondo, un solo set per la russa. 5-0 il parziale, lo scorso anno, sul rosso di Roma, 61 63 Williams. Si tratta del primo confronto su erba. Negli ottavi, un set spalla a spalla con la Kuznetsova per Serena, poi un netto dominio nel secondo. La Pavlyuchenkova approda alla partita dopo una vittoria, netta, contro Coco Vandeweghe, periodico 63. 

Sul Campo n.1, il primo confronto vede protagoniste Venus Williams e Yaroslava Shvedova. Cammino sorprendente per la kazaka, vittime illustri - Safarova l'ultima della lista - per raggiungere i quarti di finale. Di contro, Venere, sempre in bilico tra polvere e altare, ma fin qui sempre vincente. Dopo il 10-8 al terzo alla giovane Kasatkina, W in due con la spagnola Suarez, 76 64. Primo match in carriera tra le due oggi. 

A completare il quadro dei quarti, Cibulkova e Vesnina. Bilancio in perfetto equilibrio, tre vittorie per parte. A Wimbledon, nel 2009, 64 al terzo per la Vesnina. La slovacca può cavalcare un'onda d'entusiasmo dopo l'ennesima guerra con la polacca Radwanska. 9-7 al terzo Cibulkova, tra errori e colpi mirabili. 9-7 al terzo anche per la Vesnina nel derby di Russia con la Makarova. Partita dall'esito non scontato. 

Il programma

Campo Centrale ore 14 

Halep - Kerber 

S.Williams - Pavlyuchenkova 

Campo n.1 ore 14 

V.Williams - Shvedova 

Cibulkova - Vesnina 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo