Roger Federer torna sul Campo Centrale, due giorni dopo l'impresa in rimonta con Marin Cilic. Sulla strada dello svizzero Milos Raonic, ultimo ostacolo prima della finale. Enigma di non semplice soluzione, come dimostra il precedente in stagione a Brisbane, con successo del canadese per 64 64, contro un Federer non al meglio. Il vantaggio di Roger nei precedenti - 9-2 - non deve trarre in inganno, perché Raonic vive un ottimo momento di forma, è in continuo progresso ed ha più certezze di Federer. Lo svizzero deve cavalcare l'onda dell'affermazione con Cilic per disinnescare un giocatore oggi completo. Raonic non è solo servizio, il suo gioco è in continua evoluzione e anche dal punto di vista mentale il passo avanti è evidente. Per Milos, un solo rischio sull'erba di Londra. Rincorsa vincente da due set sotto con Goffin. 

Tra Federer e Raonic, due incontri sul verde, due vittorie per Federer. Ad Halle, nel 2012, 76 al terzo Roger, qui a Wimbledon, nel 2014, periodico 64 per il Re. 

Importante valutare il recupero fisico di Federer, in una stagione in chiaroscuro, con poche partite nel bagaglio. Lo svizzero può pagare il conto quest'oggi?

Murray - Berdych - Nella seconda semifinale, Andy Murray trova Tomas Berdych. Il britannico è il favorito alla vittoria finale, specie dopo l'eliminazione di Novak Djokovic. Andy è imbattuto, in stagione, sul verde. Dopo il titolo al Queen's, il percorso qui a Wimbledon. Un Murray dai due volti con Tsonga. Due set a zero, poi un passaggio a vuoto prima del ritorno - prepotente - nel quinto. Più agevole il compito di Berdych. Tre set a zero alla sorpresa Pouille. 

I due si affrontano per la quindicesima volta, Murray guida 8-6 ed è reduce da quattro successi consecutivi. Nel 2016, a Madrid, netto 63 62 ai quarti per Andy. 

Quello odierno è il primo match su erba tra i due. 

Il programma 

ore 14 

Federer - Raonic 

a seguire

Murray - Berdych