Il Re è a terra, oltre la rete il rivale, giovane, forte. Federer, inerme, vede il suo sogno in erba incocciare contro le lancette del tempo. Soffia una leggera brezza a Wimbledon, Milos Raonic rompe l'ordine naturale delle cose, si concede una splendida occasione sul Centrale. Milos il battitore è oggi un giocatore completo, grazie a un lavoro intenso, di gruppo. Milos il gigante sa reagire alle avversità, anche se l'avversità si chiama Federer e il campo è il Centrale di Wimbledon. Un set sotto - 1-2 - con l'inerzia per Roger. Raonic si infila nelle incertezze fisiche e mentali del più forte di sempre e approda in finale. 

Oggi - alle 15 ora italiana - il canadese deve domare il favorito, Andy Murray, l'idolo di casa. Murray sa solo vincere sull'erba. Dopo il titolo al Queen's - 67 64 63 proprio ai danni di Raonic - Andy prepara un ulteriore sgarbo alla nuova generazione per regalare ai presenti un successo straordinario. 

I precedenti premiano Murray. 6-3 il conto totale, con cinque vittorie consecutive per Andy. Nel 2016 tre partite tra i due. Oltre al match del Queen's, la semifinale a Melbourne e l'incontro sul rosso di Madrid. In Australia, 62 al quinto per Murray, con corsa di rimonta nel quarto e nel quinto set. Meno equilibrio sulla terra, la superficie più lenta esalta la solidità di Murray e inficia il tennis di forza di Raonic. 

Per Murray un solo momento di difficoltà nel torneo. Il passaggio a vuoto con Tsonga, da due set a zero avanti a due set pari, prima del prepotente riscatto al quinto, con cinque giochi consecutivi ad anticipare la chiusura. In semifinale, periodico 63 a Berdych, in una partita definita già ai nastri di partenza. Nel cammino del britannico, anche la netta affermazione ai danni di Kyrgios, uno dei talenti più attesi della nuova generazione. 

Due battaglie al quinto, invece, per Raonic. Non solo l'incrocio con Federer, ma anche la lotta con Goffin, con rientro da 0-2. Meno problemi con un giocatore come Querrey - successo in quattro set nei quarti - devastante in battuta, ma dal bagaglio limitato. 

Milos Raonic, in costante progresso, affronta oggi un ulteriore esame di maturità. Murray è, infatti, un ribattitore straordinario, un giocatore di grande fisicità, in grado di ereggere un muro difensivo difficilmente perforabile. Il canadese deve giocare, per quanto possibile, su scambi brevi, accettando l'errore. Qualche rischio, per non entrare nella ragnatela del britannico e spendere così preziose energie. Raonic deve mostrare la stessa sicurezza delle precedenti uscite, attaccare, con giudizio. 

Assalto al fortino, Murray difende la posizione della vecchia guardia, Raonic bussa alla porta dell'immortalità.