A Flushing Meadows il Fognini-show è in negativo: il ligure è nervosissimo, sbaglia tanto, urla, parla, lancia racchette e palline, sbraita contro la tribuna e fa tutto tranne che giocare come sa. Manda due volte a servire per il match un modesto Gabashvili salvo poi svegliarsi ad un passo dal baratro e, in una partita da manicomio, recuperare il controllo delle montagne russe per chiuderla al quinto dopo quasi cinque ore di lotta. 6-7, 3-6, 7-6, 7-5, 6-4 il punteggio. Andiamo a riviver la disputa insieme.

Ottimo inizio dell'italiano che sembra in palla e, complice un non perfetto Gabashvili, lento e macchinoso nelle prime fasi, strappa il servizio con un game molto solido sul 2-1. Subito dopo, però, Fogna stacca la spina e lascia andare praticamente quattro non forzati, regalando subito il 3-2 che rimette nel set il russo. Il blackout continua: dopo il cambio di campo Gabashvili sostanzialmente si limita a mettere dentro la prima di servizio cercando di far muovere l'avversario, ed un'altra pioggia di errori gli porta in mano due palle del pareggio. Dopo aver sprecato la prima col rovescio lungoriga, è la risposta a venire in soccorso: 3-3 e palle a Fognini. Per sua fortuna il ligure limita la sbandata e riprende a picchiare: due ace e due frustate di dritto valgono il 4-3. Nel game successivo la partita potrebbe svoltare: i due si scambiano vicendevolmente errori cercando il vincente (30-30) fino al braccio di ferro di un punto da oltre venti colpi, vinto dall'azzurro forzando la diagonale di rovescio. Palla break, rischio che paga per Gabashvili: serve and volley, e demivolèe degna del miglior Federer. Da lì il gioco prosegue ed arriva alla terza parità, ma alla fine servizio e dritto piegano la resistenza dell'italiano. Nonostante lo sforzo, Fognini rimane lucido e praticamente non fa vedere la palla all'avversario nel game successivo, si gira sul 5-4. Stavolta il servizio latita, e per Gabashvili se entra solo un prima su quattro sono problemi: il russo va sotto 15-40 e ci sono due set point per l'italiano, annullati col servizio ed il dritto. Molto nervosi entrambi i contendenti, spesso si sentono monologhi tra un punto e l'altro nonostante Fognini passeggi al servizio per il 6-5. Dall'altra parte però torna la prima di servizio e l'azzurro continua a non saper leggere le traiettorie che gli arrivano, sparando quasi tutte le risposte oltre la linea di fondo campo: si va al tie-break. Come al solito, Fabio fa e disfa: avanti di un mini-break sul 2-1, perde due volte consecutive il servizio, ma Gabashvili restituisce il favore: si gira sul 3-3. Altri regali vicendevoli guidano al 5-5, Fogna sbaglia di millimetri, salvo poi guadagnarsi la possibilità di cambiare campo sul 6-6, trovando il vantaggio subito col servizio vincente. Il copione continua sempre con Fognini a fare e disfare: all'ennesima coppia di errori, l'altro non perdona: pesante la risposta di rovescio, e col punteggio di 7-6, 10-8 al tie break, il primo set va a Tejmuraz Gabashvili, ma ancora una volta un discontinuo Fognini spreca tanto, troppo, ed alla fine perde il parziale.

Dopo qualche minuto di pausa si riparte, ma i primi game sono in velocità di crociera: in risposta non si va oltre il quindici, col giocatore al servizio che spinge sin dal primo punto trovando poca resistenza. In un baleno è 2-1 con Fognini a servire dopo il cambio di campo. Sopra 40-0, l'italiano perde il controllo dello scambio: Gabashvili sale di livello e trova la parità, ma alla terza palla break fallita vola anche la sua racchetta, ed il nervosismo lo condanna subito: due errori forzati da Fabio, è 2-2. Il russo continua a concedere nulla quando è al servizio: piovono pallate e Fognini non fa altro che sparare fuori dalle righe, altro game a zero e giocatori che tornano seduti. Al ritorno in campo l'azzurro si conferma nervoso e poco paziente nella ricerca del vincente: ai vantaggi, due rovesci folli lo condannano. Game perso, pallina scagliata in tribuna e warning dal giudice di sedia. Il punteggio avanza, la sostanza non cambia: il russo è solidissimo al servizio, Fogna gioca senza coscienza, con una media di oltre tre errori non forzati per ogni vincente piazzato. Sul 5-2, 30-30 è il servizio a soccorrere il ligure fornendogli due vincenti, ma alla risposta l'elettrocardiogramma continua ad essere piatto: tre errori sotto pressione e set scivolato in mano a Gabashvili, che sfiora il 90% di punti vinti alla battuta. Fognini totalmente assente, che continua a lasciar cadere la racchetta e a chiacchierare senza trovare mai uno spiraglio nel gioco avversario.

Il primo game del terzo parziale fa vedere qualcosa di diverso, almeno in parte: Fognini continua a tirare ed a rischiare, ma stavolta lo fa spesso entrando con i piedi in campo e pizzicando gli angoli giusti, con ben tre vincenti per chiudere il game a 30. Nel secondo game si apre una finestra: 15-30 e grave doppio fallo russo che fornisce due break point. All'italiano basta il primo: una magia lo porta avanti 2-0. Purtroppo il tennis non è solo talento assoluto: Fabio stacca di nuovo la spina al servizio e lascia andare quattro inspiegabili errori in manovra: è subito contro-break, ci si siede sul 2-1. Inspiegabili le montagne russe del comportamento di Fognini a New York, che solo due minuti prima sembrava in totale controllo del set.
Anche Gabashvili però vuole essere della festa: due regali per riaprire il game al servizio. Ai vantaggi il russo rimane sempre in controllo dello scambio, mentre Fognini continua a blaterare insulti rivolti a qualcuno di non specificato, per fortuna incomprensibili al pubblico americano. Alla terza parità però l'azzurro riesce a rispondere colpo su colpo trasformando la palla break. Sul 3-1 torna al servizio il ligure, che dal 30-0 crolla di nuovo: un fallo di piede lo fa impazzire e Gabashvili coglie l'occasione per forzare il quarto break di fila. Dopo il cambio di campo i servizi la fanno da padrone: 4-3 senza particolari patemi. Gabashvili è oramai rientrato nella contesa e continua a spingere con entrambi i colpi, costringendo l'avversario oltre la linea di fondo, mentre Fabio continua ad innervosirsi. Una chiamata dubbia e due non forzati valgono una coppia di palle break che il russo butta via, ma Fognini lo aiuta con un doppio fallo ed un clamoroso schiaffo al volo che gli costano il game. La partita sembra oramai decisa, ma lo show senza logica va avanti e Fognini si sveglia quando l'avversario serve per il match: spinta continua e difesa solida per il 5-5. Si riattaccano i due servizi: tante sassate, un risultato: tie-break. Continua il viaggio sulle montagne russe: Gabashvili strappa il servizio nel primo punto, ma restituisce subito il bottino con due doppi falli consecutivi. Fognini ne approfitta con un grande ace esterno ed un vincente lungolinea: si gira sul 4-2. Rischia ancora il russo e Fabio cede di dritto, salvo riprendersi con la combinazione servizio-rovescio che gli vale il 5-3. Fioccano di nuovo gli errori, ma Fabio ha la palla decisiva sul servizio: forza, Gabashvili recupera nei limiti del possibile ma col rovescio è costretto a mollare: in un terzo set folle, senza senso, la spunta l'italiano.

Si ricomincia dopo oltre dieci minuti, con un lungo trattamento medico per crampi alla coscia del russo ed uno (più breve) al braccio destro per Fognini. Il servizio solido fa subito 1-0 Gabashvili, ma dopo lo spavento dello 0-30 anche l'italiano reagisce con due vincenti per il pareggio. Continuano le lamentele di entrambi i giocatori, molto nervosi, ma difatto il russo continua a martellare con la battuta: 30-15 e meraviglioso lob di Fabio che si toglie dai pasticci con la soluzione più bella del match. Game che deriva verso la parità, l'azzurro usufruisce di tre doppi falli nel game e si porta a palla break: Gabashvili esagera di rovescio, è 2-1 e servizio per Fognini. Detto fatto, la partita non vuole saperne di prendere una direzione: game senza logica del ligure che spara ovunque e con tre non forzati regala immediatamente il contro-break. Il russo ne approfitta e torna improvvisamente di marmo sulle accelerazioni dell'avversario nel game successivo. Fabio non regge, è 3-2. Da qui in poi, la luce non si riaccende più: tre errori ed un doppio fallo, intervallati ad un'effimera palla corta da favola, mandano avanti l'altro 4-2. Gabashvili continua a fucilare dal fondo: in quattro e quattr'otto è 5-2 grazie a due dritti di pura prepotenza. Il ligure prova a rientrare, e, nonostante il dodicesimo doppio fallo del match, riesce a tenere testa al russo giocando sugli angoli per portare a casa il 5-3. Per la seconda volta Gabashvili serve per il match, ma due errori clamorosi di dritto riattaccano la spina dell'italiano. Gli scambi si fanno improvvisamente lunghissimi, e dopo quattro parità Gabashvili si spazientisce e manda via il rovescio. La partita non finisce mai, dopo quasi quattro ore è 5-4 nell'affollatissimo -per l'occasione- campo 9. L'azzurro riprende fiducia e forza nel suo gioco, il game di servizio è autorevole e la parità ristabilita. L'undicesimo game è una vera prova di forza da fondo, si arriva più volte al deuce, ma a decidere è una magia in risposta a firma Fognini: rovescio che pulisce la linea, break ed ovazione dello stadio al grido di “Fabio, Fabio!”. In risposta Gabashvili è tutt'altro che docile, e per l'ennesima volta sono i vantaggi a decidere. Alla terza palla, con l'errore non forzato di dritto, Fabio Fognini porta a casa il quarto set di una partita sempre più paranormale.

Il set decisivo inizia con tre errori consecutivi non forzati di Gabashvili, accasciato sulla rete tra stanchezza e disperazione. In poco tempo arriva anche il quarto, letale, mentre Fognini è telegrafico al servizio, nonostante il doppio fallo sul 40-0, e sale avanti di due game. Il ligure però non accenna a calmarsi, continuando ad insultare ed a mandare frecciatine verso la tribuna. Gabashvili ne approfitta e si trascina ai vantaggi per il 2-1. Altro turno di servizio, altro doppio fallo, altro monologo, altro game a quindici per l'italiano, emulato poco dopo dall'avversario: ci si siede sul 3-2. Gabashvili sembra allo strenuo delle forze, continua a spostarsi in maniera meccanica ed accumula errori su errori: sostanzialmente Fognini si limita a tenerlo lontano dalla riga di fondo. Il match scorre sempre mantenendo il break di distanza, con i due a combattere i fastidi fisici ed il crollo di nervi con la notte oramai calata su Flushing Meadows. Sul 4-3, 30-30 Fognini concede ed annulla una palla break sempre col servizio, ma alla fine deve crollare sulle sassate avversarie. La partita continua però il suo percorso folle. Agguantata la parità, il russo crolla preda dei crampi sul servizio decisivo: 5-4, Fognini serve per il match. Gabashvili si arrampica fino al 30-30, ma sul più bello trova la palla corta: thriller la corsa dell'italiano che ci arriva ma non riesce ad imbucare il vincente che vale la partita. Ennesima parità del match, stavolta è quella giusta: Fognini spinge incrociando di rovescio, il russo sbaglia il lungolinea: dopo quattro ore e quarantacinque minuti in campo, la spunta Fabio Fognini per 6-7, 3-6, 7-6, 7-5, 6-4. Affronterà al secondo turno David Ferrer.