Alle 22, ora italiana, Novak Djokovic e Stan Wawrinka incrociano la racchetta sui campi di Flushing Meadows. L'Arthur Ashe ospita l'epilogo del torneo maschile, con il primo giocatore del mondo chiamato a respingere l'assalto del fuoriclasse di Svizzera. Nole approda, secondo pronostico, in finale, a parziale sorpresa invece Stan, date le lune alterne del ragazzo elvetico e la presenza nella parte bassa del tabellone di Andy Murray, forse il giocatore più in forma del circuito. Dopo la resa del britannico al cospetto di un indomabile Nishikori, nuovi orizzonti per Wawrinka, bravo a regolare in semifinale proprio il nipponico.

Djokovic, ovviamente, si presenta da favorito, ma la partita ri-accende una rivalità lunga 12 anni ed apre a differenti prospettive. Il tennis di Wawrinka può acuire il nervosismo di Djoko e regalare ai presenti uno spettacolo di lunga durata. Wawrinka pecca spesso in continuità, ma ha giornate di straordinaria bellezza, importante, per Stan, mantenere equilibrio e ritmo, senza concedere al primo giocatore del mondo di tessere la sua ragnatela tennistica.

Djokovic più fresco, un vantaggio?

Un percorso strano quello di Nole. Dopo l'esordio con affermazione in quattro su Janowicz, una lunga attesa. Forfait di Vesely al secondo turno, ritiro di Youzhny poco dopo. Il ritorno a regime normale negli ottavi, un allenamento con Edmund. Nei quarti, ennesimo stop, Jo Tsonga abbandona il campo in netto anticipo e Djokovic balza in semifinale quasi senza sforzo. Risparmio fisico, certo, ma anche l'impressione di non essere perfettamente rodato per partite di più alto livello. Con Monfils, è un'altalena di emozioni. Il serbo scappa via nei primi due parziali, ma subisce la scossa di Gael nel terzo, perde le coordinate mentali del match e si espone a qualche rischio. Nel quarto, Djoko ritrova solidità.

Qualche incertezza in più per Wawrinka. Al terzo turno, lo svizzero sfiora il baratro con Evans, prima di imporsi 62 al quinto. Un Wawrinka, però, in grado di offrire il meglio di fronte ad avversari di grande caratura. Piace sottolineare, in questo senso, la vittoria con Del Potro, rivitalizzato dal cammino olimpico e trascinato dal boato del pubblico. In semifinale, contro un Nishikori forse non al meglio fisicamente, dopo la maratona con Murray, affermazione in quattro.

L'affermazione al Roland Garros del 2015 conferma le qualità di Wawrinka

I precedenti, come detto, arridono a Djokovic. Dal 2004 ad oggi, 25 incontri, 21 successi per il serbo. Primo confronto di stagione tra Wawrinka e Djokovic. Lo scorso anno, quattro match, tre sigilli di Nole. L'unico squillo di Stan ha però enorme peso. A Parigi, in una finale di straordinaria intensità, Wawrinka annichilisce Djokovic 46 64 63 64. L'ultimo duello sempre in Francia, questa volta sul veloce, con vittoria 60 al terzo del serbo. Da rimarcare anche la maratona d'Australia del 2014. Nel primo Slam di stagione, Wawrinka e Djokovic si sfidano per un posto in finale. La partita si trascina al parziale decisivo e ad imporsi è Stan per 9 giochi a 7.