Il primo grande Slam della stagione si appresta a spalancare le porte alle battute decisive del torneo. Arrivano i quarti di finale, otto tennisti ed otto tenniste che si contenderanno l'accesso all'atto finale. Subito dopo il tour oceanico, però, l'attenzione si sposta alla Coppa Davis. Febbraio è il mese di riferimento, focalizzare l'attenzione sul weekend che va da venerdì 3 a domenica 5. Otto match in programma, turno delicato per rimanere nel gruppone principale e giocarsi le proprie chance nel corso dell'anno.

La sfida su cui è obbligatorio puntare i riflettori è quella che ci vede combattenti in prima linea. C'è davanti l'ostacolo Argentina, privata del suo gioiello più prezioso. Juan Martin Del Potro, infatti, non giocherà la competizione. L'ex N°4 al mondo si è preso una pausa dai campi per ricaricare le pile e tornare al 100% per i Masters 1000 statunitensi in programma a Marzo. Una defezione importante che aumenta la dose di fiducia nei nostri uomini, i quali possono ambire ad avanzare nella competizione. Manca all'appello anche Federico Delbonis, altro eroe di Zagabria che ha consegnato materialmente il trofeo alla truppa sudamericana, vincendo un match incredibile contro Karlovic.

L'anno scorso, in quel di Pesaro, l'Argentina travolse l'Italia con il punteggio di 3-1. L'unico punto lo regalò Fabio Fognini, il quale spense Juan Monaco in poco più di un'ora e mezza. Stessa superficie, la terra, ma interpreti diversi. A portare in alto il vessillo della bandiera argentina ci saranno Horacio Zeballos, Leonardo Mayer, Guido Pella e Diego Schwartzman. Quattro autentici mastini, la terra rossa scorre nel sangue e loro amano questa superficie.  

Ecco il tweet apparso nel profilo ufficiale della Coppa Davis

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez