A Melbourne, il contesto femminile non regala nessuna sorpresa. Simona Halep, prima testa di serie, costretta a convivere con il dolore, approda ai quarti. La ragazza di Constanta supera in due set la nipponica Osaka, 63 62 il punteggio finale. Il parziale d'apertura è piuttosto equilibrato, la Osaka resta davanti fino al 32 e incamera addirittura 4 opportunità per allungare. La Halep si conferma straordinaria in sede di difesa, protegge il fortino e disinnesca l'affondo giapponese. Inizia qui la sua partita, infila 4 giochi e chiude il parziale. La risoluzione del secondo è invece repentina, perché la Osaka perde il servizio nel corso del terzo gioco - da una situazione di vantaggio, 40/30 - e non riesce poi a rientrare - 62. 

Kerber - Angelique Kerber si conferma invece mina vagante, per molti candidata al titolo. Regina a Sydney, straordinaria qui a Melbourne con Maria Sharapova, scioglie il primo interrogativo australiano agli ottavi. La teutonica perde il set d'avvio - Kerber in controllo 20 e 31, ma colpita da un'ottima Hsieh - accetta il confronto diretto e risale la corrente. Al tramonto del secondo, Angelique costruisce la sua vittoria. Dal 55, una scossa che ipnotizza la Hsieh - la Kerber chiude con 4 punti consecutivi - una spallata che ha effetti anche sull'avvio di terzo. Dall'11, monologo tedesco, la Kerber vola fino al 51, preludio al definitivo 62. 

Keys - L'America, tradita a più riprese, si ancora alla potenza di Madison Keys. L'atmosfera slam galvanizza la 22enne di Rock Island. La Keys confeziona una partita con 9 aces e 32 vincenti, demolendo la Garcia. La francese si illude all'alba del match - break nel primo gioco - ma ben presto fa conoscenza con il braccio armato della Keys. Nel sesto gioco, Caroline commette un doppio fallo, perda la misura dei colpi e si consegna. 42. La Keys non ammette repliche. Nel secondo, la tennista a stelle e strisce sbatte la porta. 40 in un batter d'occhio, 62 e quarti di finale.