Ottobre, tempo di bilanci per i big del circuito Atp. In particolare per Rafa Nadal, il maiorchino che aveva riposto in questo 2016 tante ambizioni per un rilancio in grande stile, frenato ancora una volta da infortuni (problema al polso patito al Roland Garros) e paure. Già, perchè la sconfitta subita ieri al Master 1000 di Shanghai contro il serbo Viktor Troicki è stata troppo netta per passare inosservata. L'ennesima di una lunga serie, che ha visto il mancino di Manacòr perdere contro giocatori che un tempo avrebbe rullato senza pietà.

E invece Rafa si ritrova in autunno - periodo di veloce indoor, non la sua superficie preferita - fuori dai migliori quattro del ranking Atp, superato anche dal giapponese Kei Nishikori, non riuscendo ad approfittare nemmeno dell'assenza del grande rivale Roger Federer, a sua volta alle prese con gli acciacchi dell'età. Due vittorie sulla terra di Montecarlo e Barcellona non possono soddisfare il tennista spagnolo, che già a Pechino era incappato nella prima sconfitta in carriera contro Grigor Dimitrov, il bulgaro che non fa certo della continuità la sua caratteristica principale: "Mi sono sentito meglio qui che a Pechino - le parole di Rafa in conferenza stampa a Shanghai dopo il k.o. con Troicki - ma non sono riuscito a vincere neanche oggi. Viktor ha giocato meglio di me, gli è riuscito praticamente tutto. Ora ho bisogno di allenarmi e fare qualche aggiustamento nel mio tennis. Mi serve più fiducia, anche se questa parte dell'anno è sempre molto difficile per me. E' un periodo in cui ho sofferto anche in passato. So cosa devo fare per migliorare, e lo farò. Ci sono ancora due mesi e mezzo prima dell'inizio della prossima stagione, ho tutto il tempo per tornare ai livelli necessari per competere con chiunque. Per me questa stagione è quasi finita, bisogna accettarlo. Ecco perchè sto già pensando a come fare per iniziare il 2017 al top della condizione. Deve essere questa la mia motivazione principale, oltre che il nuovo obiettivo di fine 2016".

"Attualmente sono sesto nel ranking Atp, è un peccato non poter difendere i punti della semifinale dello scorso anno qui a Shanghai. Il Master di Londra? Non so cosa succederà nelle prossime due settimane. Non sono sicuro di voler rispettare il mio calendario: a volte continuare a giocare non è la soluzione a tutti i problemi. Ne parlerò con tutto il mio staff, e con mio zio ovviamente. Potrei fermarmi un attimo e concentrarmi sugli allenamenti, forse questa è una buona occasione per farlo. Ma attualmente non sono certo di nulla, potrei anche giocare a Basilea tra due settimane, ma non è certo questo il giorno per parlarne e per prendere una decisione in tal senso. Non cambio il mio modo di vedere le cose per una vittoria in più o in meno. Ho bisogno di recuperare l'efficacia del mio dritto, mi servono molti più vincenti da quel lato del campo. Il mio dritto deve essere un colpo che terrorizza gli avversari, mentre ora non sta accadendo, forse perchè ho subito quella lesione al polso e inconsciamente ho un po' di paura, forse perchè sono ancora un po' limitato nel movimento. Ma tutto questo non interessa a nessuno e la realtà è che devo tornare a spaventare i miei avversari. E' qualcosa che quest'anno non mi è capitata abbastanza, di cui invece avrò assoluto bisogno per la prossima stagione. Devo migliorare anche nella rapidità di piedi, essere più veloce, proprio per colpire meglio la palla con il dritto. Ma ho bisogno di fiducia". A chi gli chiede un commento sulle dieci vittorie consecutive in doppio, tra Olimpiadi, Coppa Davis e Pechino (in coppia con Pablo Carreno Busta), Nadal risponde seccato: "Non sono un giocatore di doppio, sono un singolarista".