La 02 Arena assiste allo psicodramma di Novak Djokovic, intento a lottare contro Milos Raonic, una partita nella partita e due tie-break al cardiopalma. Una vittoria sfuggita e ripresa per i capelli più volte. Alla fine è semifinale, Nole c'è.

Pecca subito di brillantezza, lucidità e sicurezza Djokovic. Raonic lo relega al gioco di fondo, aprendosi il campo con il dritto che funge da millimetrico compasso. Arriva al 30-40, ripreso e superato ai vantaggi. Sfuma la prima ghiotta occassione ma - sull'1-1 - il canadese ritenta la fortuna. Nole arranca al servizio e gioca - spesso e volentieri - una seconda che Milos può azzannare con quel dritto che viaggia ad alte frequenze, inoltre commette gratuiti non presenti nel suo vocabolario tennistico. Sotto 15-40, attiva la prima volando 40-40 e lucchetta il game - ancora - ai vantaggi. Sale il livello del tennis ed i giocatori iniziano a rischiare poco quando hanno la pallina ben stretta tra le dita. Sia Djokovic che Raonic - a turno - tentano di scombussolare i piani all'avversario ma il set scivola inerme al tie-break. Il primo a strappare il punto è Raonic, Djokovic si accoda e lo riprende subito prima di disegnare un lob dolcissimo che gli vale il set point. Milos non dispera; scaglia 6 dritti da fondo e passa lungolinea annullandolo. Nole scocca l'ace e 7-6, il suo dirimpettaio cade nel freddo baratro del doppio fallo. Set serbo

Raonic era stato sedotto ed abbandonato, aveva creduto di poter conquistare il set prima di essere miseramente rigettato con i piedi ben piantati sulla riga di fondo. L'occasione persa pesa, eccome se pesa. Milos non ha la prima, parte in svantaggio ed è lento negli spostamenti. Nole mira e scocca la freccia del break. Sembra in discesa il match, ma Djokovic - dopo aver annullato un break point - restituisce inaspettatamente il favore. La concentrazione rasenta il nulla e le corde non suonano la maestosa sinfonia bensì una flebile ninna nanna che viene prontamente punita, Raonic risponde. Eppure il burrone è dietro l'angolo ed il veleno del campione punge. Ancora poche prime e Nole si rianima a poco a poco con dritti, rovesci profondi e ben inquadrati e con soluzioni corte. Sul 4-2 il match è in discesa ma il film è zeppo di colpi di scena. Sopra 4-3 30-0, Nole spegne la luce mentale, sbaglia due attacchi di dritto e capitola, ancora. SIlenzio nella 02 Arena. Tra brividi e miracoli, si vola al tie-break. Raonic è un treno, dritto inside out e primo mini-break, Djokovic con una pazienza degna del miglior ragno se lo riprende ma il doppio fallo alza un polverone: 4-3. Recupera anche questo, serve bene sul 5-5, spinge sul rovescio di Raonic che da forfait. Braccia in aria; game-set & match.

(SBR) N.Djokovic b. (CAN) M.Raonic 7-6(6) 7-5(5)