Seconda giornata del Gruppo McEnroe, spazio quindi al primo giocatore del mondo, Andy Murray, atteso nel pomeriggio dal nipponico Kei Nishikori. I due devono difendere l'imbattibilità londinese e porre un altro mattoncino nella corsa che conduce alla semifinale. In serata, invece, occasione di riscatto per Stan Wawrinka e Marin Cilic. Ad entrambi serve un successo per alimentare speranze di qualificazione.

Murray - Nishikori ore 15

Murray e Nishikori si affrontano per la decima volta, con il britannico in netto vantaggio nei confronti diretti. 7-2 per Andy, che conserva un'incollatura anche nella stagione corrente. Affermazioni in Davis - 63 al quinto, dopo la rimonta di Nishikori da due set sotto - e a Rio, nella semifinale olimpica. La W di Kei riconduce invece all'ultimo Slam di stagione. Maratona di corsa e talento a Flushing Meadows, con Nishikori straordinario nel ribaltare una situazione di evidente svantaggio. Resta questa - sconfitta con Del Potro in Davis a parte - l'unica pecca di Murray in questo finale di stagione. Dall'US Open, una catena di vittorie e titoli, per soppiantare Djokovic e salire al trono ATP.

Come detto, i successi di Nishikori su Murray sono due. Il primo proprio qui a Londra. Finals del 2014, round robin, periodico 64 per il tennista giapponese. Nishikori è certamente più fresco di Murray e ha i colpi per prolungare quantomeno la sfida e sfruttare un possibile calo del n.1. Nel primo incontro londinese, un Murray in grado di controllare Cilic, ma non sempre perfetto. Attenzione quindi a possibili sorprese.

US Open 2016, il confronto tra Murray e Nishikori

Wawrinka - Cilic ore 21

Per Wawrinka e Cilic, il confronto serale è già un punto di non ritorno. La battuta d'arresto netta, rispettivamente contro Nishikori e Murray, impone un ritorno repentino, per non salutare Londra in netto anticipo.

Wawrinka guida 10-2 la rivalità, ma l'epilogo del suo 2016 non convince. Il titolo all'US Open è l'ultimo spunto di qualità, la finale a San Pietroburgo un'illusione. Prima e dopo, prestazioni in chiaroscuro, alterne. La crescita di Cilic è invece chiara, ben evidenziata da impronta e risultati. Maggior convinzione, maggior sicurezza, più soluzioni. La partita si presenta quindi in equilibrio, senza un reale favorito.

Nel 2016, a Ginevra, 64 76 - con tie-break interminabile - in favore di Stan. Nelle Finals del 2014, ancora Wawrinka. 63 al terzo nel round robin. Le due stilettate di Cilic risalgono al 2010, tra Chennai e Australian Open.

Cilic approda a Londra dopo la semifinale di Parigi - fuori al cospetto di un Isner di lusso - ma soprattutto con in bacheca il titolo di Basilea, ai danni di Nishikori. Successi che ampliano fiducia e prospettive, Cilic sogna lo sgarbo a Wawrinka per nobilitare le sue Finals.

Ginevra, Wawrinka - Cilic