Un match fantastico, sublime ma anche costellato da errori e da treni persi e mai recuperati. Dopo quasi 3 ore e 40 minuti di lotta psicofisica, riemerge dalle sabbie mobili Murray e spedisce all'inferno Raonic. E' finale, la prima piazza e la serie di vittorie consecutive sono in ghiaccio.

CRONACA

Partita combatutta e complicata da sviscerare con molti dubbi e nodi da sciogliere. Murray tenta di farlo muovere giocando in modo organico e scrupoloso, per poi aprire il compasso e confondere le idee all'avversario con passanti bassi e difficili da tirar su. Importante anche la battuta, pigiando l'opzione slice svariate volte. Raonic - dal canto suo - non fa una piega al servizio, opta intelligemente per il back per spezzare lo scambio e si sposta molto bene sulla diagonale del dritto, scagliando cross letali. La prima scossa si ha sul 2-2; Raonic lavora molto bene sui colpi, gioca profondo e risponde egregiamente. Sale 30-40, impatta Murray 40-40 e sale 3-2. Scorrono veloci ed imponenti i servizi di Raonic, un fiume in piena che rompe argini e recinzioni. Sul 4-4, situazione affine. Game lottatissimo e duraturo; dritti e rovesci spinti, variazioni e strappi. Si va ai vantaggi, sorpasso e contro sorpasso, break point e game point. Alla fine Murray annulla tre palle break, si salva in corner e vola 5-4. Alla terza occasione, il dado è tratto. Murray imbecca il turno di servizio no; non punge con la battuta, gioca parecchi gratuti e consegna il break a 15. Raonic serve con i favori del pronostico e lucchetta il set.

Secondo set ancor più imprevedibile. Secondo pronostico, Murray azzanna la preda, sfuria con i suoi colpi migliori e corre come un antilope. Va a palla break ma Raonic chiude la saracinesca e non fa regali. Chi non eccelle in bravura è proprio Murray che - sull'1-1, capitola. Raonic fa viaggiare il dritto, stritola la pallina e mette alle corde Andy costringendolo allo sporco lavoro da fondo. Break vitale. Quando la partita sembra incanalarsi nei binari canadesi, arriva l'inaspettato controbreak. Raonic soffre la pressione; ne esce un game con 4 gratuiti abbastanza clamorosi e nessun punto vinto. Un colpo basso per Raonic, linfa vitale per il britannico. Quest'ultimo inizia a prendere fiducia al servizio ed a scalzare con prepotenza gli attacchi del suo contendente. Dall'altra parte della rete al N°4 inizia a tremare la racchetta e sul 3-2, cammina pericolosamente sul cornicione. Consegna due palle break ma si salva con la solita, fenomenale battuta. Il parziale scivola via senza particolari sussulti. Botta e risposta in ogni game, vantaggio e pareggio. Il set scivola al tie-break, tra brividi e giocate da cartello. Al prolungamento, il primo allungo è di Murray. Il mini-break scherma il tentativo di ritorno del canadese, sale 4-1 con una demivolee fantastica ma subisce il ritorno di Raonic che agguanta il 5-4 e servizio con una frustata di dritto. Sul 5-5, lo scozzese mette in campo una volee deliziosa, arriva al set point e rimanda la pratica al terzo.

Nel terzo set - con la stanchezza che inizia a pesare sul groppone - i ritmi risultano blandi e ci sono molti più viaggi sicuri al servizio. Sia Murray che Raonic poggiano proprio sulla battuta per archiviare - senza alcun grattacapo - i game. Si arriva spalla a spalla sino al 4-4. Qui il gioco e le geometrie di Raonic subiscono una battuta di arresto. La prima entra a singhiozzi ed è meno profonda e pesante, il dritto non ingrana e Murray con l'astuzia del campione, del N°1, si prende un break che profuma di finale. Il canadese - contro tutti e tutti - esprime il suo disappunto e ribadisce che la gara non è finita. Murray è disastroso in manovra, gioca corto e apparecchia la cena per il dritto pungente del canadese. Controbreak sul filo di lana. Eppure il servizio di Raonic continua a non ingranare, ad essere ben lontano dalla perfezione ed i colpi in uscita dal servizio sono lenti e macchinosi. Lo porta ai vantaggi e poi lo punisce, altro break britannico. Milos non muore mai, almeno quest'oggi. Indossa l'elmetto, scaglia fulmini sul cemento della 02 Arena e si riprende anche questo break di ritardo. Pazzesco, incredibile, è di nuovo tie-break. Prolungamento di fuoco, giocato sul filo del rasoio. Sul 4-4, Murray si prende un mini-break di fondamentale importanza che lo proietta a due punti dal match con due servizi nel suo arsenale. Raonic però gioca un dritto profondo e arrotato e chiude con la volee, mini-break annullato. Arriva un'altra occasione il punto successivo; anche questa sprecata. Ogni punto diventa set point, chiama Andy, risponde Milos, non termina la gara. Sul 10-9, Raonic stecca il dritto e perde una grandissima opportunità. Andy la spunta tra regali ed intuzioni!