Novak Djokovic stritola in poco più di un ora il nipponico Kei Nishikori. Partita che ha poco da raccontare, dominata dall'inizio alla fine dall'illusionista serbo. Un match che racconta la cronaca di un tennista ritrovato che scaccia le polveri bagnate degli ultimi mesi e lancia la sfida a Murray. Domani ci sarà l'epilogo, la finale. Peso specifico altissimo; in palio il titolo delle Finals e la palma di N°1 del mondo.

CRONACA

Nishikori tocca immediatamente con mano - più corretto con la racchetta - l'arduo e dispendioso compito odierno. Djokovic lo incatena sin da subito nella sua folta e resistente ragnatela, creata con astuzia e minuziosità. Dopo aver tenuto a 15 il primo viaggio al servizio, Nole imbastisce un lungo duello costellato da profondità in risposta, velocità di palla, spostamenti laterali fulminei e fruttuose discese a rete. Nishikori lo trasporta ai vantaggi, poi qui capitola dopo 7 minuti di game. Il break è subito realtà. Si gioca solo sul servizio di Nishikori, visto che Novak lucchetta ogni gioco con assoluta maestria e sicurezza. Sul 3-0, altro break. Il nipponico è un pugile all'angolo; viene cucinato a fuoco lento da fondo, lavorato con il back e sentenziato con dei colpi irritanti il dritto ed il rovescio. Kei cerca di scuotersi, di tentare più colpi vicino alla rete e vincenti con il rovescio. Imbecca un game negativo al servizio, si specchia troppo nella sua magnificenza e viene sorpreso, recuperato uno dei due controbreak. Ma è solo un fuoco di paglia, Djoker oggi è un mago - come suggerisce il nomignolo - e nasconde i colpi della rinascita al giapponese. Primo set schiacciante.

Nel secondo set la sinfonia non cambia: Nishikori è stanco, spento, spossato e mentalmente in vacanza. Nole ha il fuoco negli occhi e non lascia nulla al caso. Primo game, primo break. Kei tenta di mascherare i problemi con una buona battuta ma è lento e macchinoso nei movimenti e commette unforced pesanti. Nole riscuote anche nel terzo set. Stessi identici problemi di Nishikori, stesso finale scritto da un Djokovic versione prima parte del 2016. Sul 4-0, finalmente arriva il game firmato Nishikori. La battuta ingrana, buoni traccianti - sopratutto di rovescio - e Djokovic lascia sfilare l'inerzia ai vantaggi. Sul 5-1, altro guizzo decisivo. Il N°5 del mondo ci tiene a non subire un passivo così pesante e disarmante ma deve arrendersi alla fenomenale tattica presentata oggi dal suo avversario.

(SRB) Novak Djokovic b. (JPN) K.Nishikori 6-1 6-1