Fresco numero uno del ranking Atp, Andy Murray si appresta a iniziare la stagione della conferma a livelli di eccellenza nel tennis mondiale. Il britannico, che nel 2016 ha portato a casa un titolo dello Slam (Wimbledon), un oro olimpico in singolare (a Rio de Janeiro), oltre a svariati trofei nei vari Masters 1000 in giro per il mondo, dovrà difendersi dal ritorno di Novak Djokovic, il serbo intenzionato a riprendersi il trono di numero uno al mondo, oltre a fronteggiare le insidie dei rientranti Roger Federer, Rafa Nadal e Juan Martìn Del Potro, che sarà a pieno regime dopo un 2016 ricco di soddisfazioni ma non di continuità.

Murray comincerà la sua stagione sul cemento di Doha, torneo Atp 250 che si disputa nelle prima settimana di gennaio, per poi volare in Australia, dove prenderà parte al primo Slam stagionale, in cui difende la finale raggiunta lo scorso anno. Poi lunga pausa (anche se è da stabilire quale sarà la portata del suo impegno in Coppa Davis con la Gran Bretagna), e ritorno in Medio Oriente a fine febbraio, per partecipare al torneo 500 di Dubai, sempre sul cemento outdoor. Nessun impegno invece negli eventi europei indoor, esclusi esattamente come quelli sulla terra rossa sudamericana. Dal 10 marzo prenderà invece il via la tre settimane sul cemento americano, con i due Masters 1000 di Indian Wells e Miami in rapida successione. Stagione che proseguirà in primavera con i prestigiosi tornei di Montecarlo, Madrid e Roma, tutti Masters 1000 in preparazione al Roland Garros di Parigi, altro Major in cui lo scozzese difende i punti di una finale persa (sempre contro Djokovic). 

Nella seconda parte dell'anno Murray dovrà invece cercare di replicare i grandi risultati ottenuti nel 2016, a cominciare dal tradizionale appuntamento sull'erba di casa del Queen's, per poi proseguire a caccia della riconferma a Wimbledon (3-16 luglio), Slam che ha già vinto in due occasioni (l'ultima pochi mesi fa in finale contro Milos Raonic). Ancora un eventuale turno di Coppa Davis precederà un'altra fase di riposo, propedeutica alla massacrante stagione sul cemento nordamericano. Ad agosto infatti, prima il Master 1000 di Montreal, poi quello di Cincinnati (finalista lo scorso anno contro Marin Cilic), saranno test fondamentali in vista degli US Open di New York, dove l'attuale numero al mondo si è quest'anno fermato ai quarti di finale, sconfitto da Kei Nishikori. La stagione autunnale indoor viene invece ora limitata ai soli due Masters 1000 di Shanghai e Parigi-Bercy, senza alcuna indicazione su alcuni dei tornei disputati e vinti pochi mesi fa, come ad esempio Pechino e Vienna. Resta sullo sfondo l'ipotesi di una semifinale di Coppa Davis, se la sua Gran Bretagna resterà ancora in gioco per la conquista dell'insalatiera. Probabilissima, ma ovviamente tutta da conquistare, la partecipazione all'appendice della stagione, vale a dire alle Finals di fine anno alla O2 Arena di Londra, vinte per la prima volta nello scorso novembre.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]