Un'altra passeggiata di salute per Andy Murray, il quale approda in carrozza al terzo turno degli Australian Open 2017 dopo aver vinto facilmente anche contro Andrey Rublev. Sono appena cinque i games conquistati dal giovane tennista russo contro il numero 1 delle classifiche mondiali, il quale ha ridotto al minimo i rischi e il dispendio delle energie in vista dei prossimi impegni, primo tra tutti quello di dopodomani contro l'americano Sam Querrey e il suo potente servizio.

A dire il vero, Rublev ha provato a fare gara alla pari nei primi scambi dell'incontro, con Murray che intanto lavora per rendere più solido il proprio servizio contro l'imprevedibilità del giocatore russo. Lo scozzese cresce scambio dopo scambio, finchè non arriva il sesto game, quando il numero 1 al mondo riesce finalmente a far breccia sul servizio di Rublev, strappandolo a 15 e voando poco dopo - e non senza difficoltà - sul 5-2. Il momento tanto temuto dal giovane russo, dunque, è appena arrivato, e non resta altro che arrendersi alla superiorità di un Murray che però torna a tremare sul suo servizio: ancora un turno tenuto a 30, nel nono gioco, e si chiude il primo set con il punteggio di 6-3.

Rublev che sembra aver perso un po' di fiducia dopo il set perso, mentre sale decisamente di tono un Murray che vuole approfittare dello sbandamento del suo avversario per ridurre la sua permanenza in campo. I break con cui si chiudono il primo e il terzo gioco sono la prova del fatto che il britannico cerca di stringere i tempi, nonostante i tentativi di resistenza del russo che, però, non sono poi così convincenti. Così, con un altro break nel quinto game, Murray si crea i presupposti per chiudere velocemente il secondo set. Rublev ci prova, lo porta ai vantaggi subito dopo, ma la "bicicletta" è servita: 6-0. Terzo set in cui lo scozzese prova a ripercorrere quanto fatto nel parziale precedente: ai vantaggi sul servizio del russo nel primo gioco, mentre nel terzo arriva il break che chiude ogni discorso. Andy è scatenato, Rublev è ormai con la testa rivolta alla doccia, così cede un altro brutto turno di battuta a 15. Così Murray vola sul 4-1 e può finalmente rilassarsi un attimo. La prova la troviamo nell'ottavo gioco, giunto ai vantaggi sul suo servizio: gli ultimi due colpi sono quelli buoni, 6-2 e terzo turno.