I migliori otto vogliono prenotare una poltrona in finale. Se nella parte alta abbiamo già i responsi - derby svizzero in semifinale, Federer - Wawrinka - in basso la scrematura avverrà domani, c'è posto per due. Goffin - Dimitrov si allinea con l'ultimo acuto della sessione diurna, dopo i due quarti femminili, mentre Nadal - Raonic - il match più atteso - è la chicca serale, in una Melbourne gremita di speranza, voglia e carica di energia positiva.

DAVID GOFFIN - GRIGOR DIMITROV

Goffin si prepara a sfidare la sorpresa Dimitrov. Si, il bulgaro alla luce dei fatti è una sorpresa, anche se i campanelli positivi non erano di certo mancati. Dopo un torneo giocato egregiamente in quel di Brisbane, battendo in successione due top ten di rilievo come Raonic e Nishikori, Grigor aveva alzato il primo torneo ATP dopo due anni di carestia. Poi tappa qui a Melbourne, dove ha continuato a mostrare un gioco raffinato, lodevole e - soprattutto - vincente. Non fumoso. Nell'ultimo turno battuto Istomin, protagonista dell'upset di Djokovic. Goffin, fermata decisiva? Il belga batte i pugni e guida la carica. E' un fascio di nervi, tensione che si divide tra positiva e negativa. Positiva perché vede la top 10 vicina, e vuole raggiungere - per la prima volta - la semifinale di uno Slam. Oggi più che mai sembra aver aggiustato, controllato, alcuni problemi di natura tecnica, risultando più incisivo e solido da fondo. Negativa perché i precedenti parlano chiaro: quattro sconfitte in altrettanti incontri, maturate tra Futures e ATP. Il gioco di Dimitrov lo mette particolarmente in difficoltà.

MILOS RAONIC - RAFA NADAL

​Match di cartello, attesa straziante. Il ritorno sulla scena di Nadal ha avuto un impatto deciso, ha richiamato folle, appassionati e tifosi al suo cospetto. Lo sa bene Federer, a cui è toccata la stessa sorte, probabilmente anche in proporzioni maggiori. Adesso - però - bando alla ciance, parla la racchetta. Rafa sta monitorando il suo percorso di crescita, passo dopo passo, ed il lavoro procede con lode. Arriva il difficile, sulla strada c'è un Raonic che vuole compiere il passo definitivo verso la gloria tennistica. Non basterà grinta, ardore e sudore, servirà la versione elite del mancino di Manacor. Colpi pungenti, arrotati e difficili da controllare, così Raonic può essere domato. Il canadese non è d'accordo, ha raggiunto la finale nell'ultima edizione di Wimbledon, lo step successivo è - naturalmente - la vittoria di una prova dello Slam. Durante tutto il torneo, però, Milos è apparso leggermente appannato, non nella sua miglior versione. Ma si sa, un approccio giusto alla gara può far dimenticare ogni sorta di problema.

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez