Andy Murray si batte, con carattere copre le attuali lacune, di tennis e fiducia. Vince al terzo, contro Ramos Vinolas. Consuma, Andy, la sua vendetta, dopo il tonfo a Monte-Carlo in apertura della stagione in rosso. Approda in semifinale e fiuta l'occasione per nobilitare un'annata fin qui in difetto. Il percorso che conduce al titolo non è di certo accomodante, semifinale a cinque stelle oggi, dall'altra parte della rete Dominic Thiem. L'austriaco raggiunge l'illustre rivale dopo una performance ai limiti della perfezione. Travolto il temibile e temuto Sugita, architetto nipponico in grado di ribaltare a più riprese il pronostico. Thiem concede le briciole e spaventa anche Murray. Terzo appuntamento, tra qualche ora, sul Centrale, con Murray che ha in bacheca due successi sul veloce. La terra avvicina i due, sul rosso Thiem è già tra i primi al mondo, come racconta il titolo a Rio.  

A seguire, non prima delle 16, la seconda semifinale. Rafael Nadal parte nettamente favorito con Horacio Zeballos. Anche qui due incontri in archivio, sulla terra battuta. Una gioia per parte, nel 2013, a Vina del Mar, il sigillo sudamericano. Dopo il filotto a Monte-Carlo, Nadal punta a consolidare la sua supremazia, forte anche di un'invidiabile condizione fisica. Poco dispendio energetico per solcare i primi turni, un cammino in discesa, con Dutra Silva, Anderson e Chung. Una manciata di minuti ieri, poi lo scatto al tramonto del primo parziale. Zeballos sta giocando un tennis di ottimo livello - ai quarti, esibizione splendida con Khachanov - e ha poco da perdere, ma Nadal appare di altra pasta.  

Il programma 

Murray - Thiem 

Nadal - Zeballos