Roger Federer e Juan Martin Del Potro approdano, secondo pronostico, in finale. A Basilea, si rinnova un duello in grado di animare la stagione ATP. Siamo al quarto appuntamento, con Federer in vantaggio di un'incollatura. A favore dello svizzero, i confronti di Miami e Shanghai - il più recente in ordine di tempo, semifinale carica di tensione, con Federer in grado di invertire la rotta emotiva della partita - sul fronte sudamericano la battaglia a Flushing Meadows - quattro parziali e un Federer in evidente ritardo di preparazione. 

I precedenti, nel complesso, premiano Federer. 17-6, margine netto. Curiosamente, tre riconducono proprio a Basilea. Esito non scontato, sussulto di Delpo nella finale del 2012, replica l'anno seguente. La firma di Federer nel 2007, 61 64. 

Lo svizzero, analizzando nel dettaglio il suo percorso, appare in discreta condizione, non al top della forma. Piccoli campanelli d'allarme, un leggero dazio da pagare in termini di reattività. Unico brivido reale ai quarti, con il francese Mannarino. Al proscenio il rovescio dello svizzero, colpi in grado di incantare il transalpino e il campo centrale. Ricami utili ad infrangere un muro di paura e interrogativi. Di poco conto, come prevedibile, la semifinale con Goffin. Per caratteristiche, Federer propone il meglio contro avversari dalla pallina "leggera", eleganti ma non abbastanza incisivi. 

Del Potro cavalca invece un'onda lunga. Nelle ultime tredici partite, ben 12 vittorie, 1 sola sconfitta, con Federer a Shanghai. La scorsa settimana, il titolo a Stoccolma, una spallata a Grigor Dimitrov. Percorso a strappi in Svizzera, tre set con Sousa all'esordio e poi con il solido Bautista. Perfetta l'interpretazione con Cilic. Doppio 64, il rispetto che si deve a un rivale di prima fascia. Convinto anche in conferenza l'uomo di Tandil. 

Ha un arsenale, l'argentino, fornito di "munizioni" temibili. Può trarre molto dal servizio - punti facili, rapidi - spingere con il dritto evitando Federer. Come a Shanghai, può essere la tenuta mentale a spostare l'ago della bilancia. Del Potro non deve cedere di testa, non deve perdere le coordinate del match. Giusto seguire uno spartito, assumersi qualche rischio per non inseguire le soluzioni di Federer. 

Non prima delle 15, in campo i due protagonisti. Atto IV, Federer vs Del Potro, tennis e spettacolo.