È un sogno quello di Kyle Edmund, che a 23 anni appena compiuti, da numero 49 del ranking ATP, centra la sua prima semifinale slam agli Australian Open, dopo aver eliminato Kevin Anderson al primo turno e Andreas Seppi in ottavi, estromettendo in quattro set Grigor Dimitrov, terza testa di serie del seed. Una gara complessa, combattuta, tra due tennisti ricchi di qualità, che ha visto Edmund prevalere grazie alla minor tensione, alla capacità di affidarsi più all’istinto che alla ragione, con una buona dose di coraggio, per venire a capo dei punti più importanti. Tanti rimorsi per un Dimitrov determinato ma ancora una volta un po’ troppo altalenante nel corso del match. Ora, Edmund aspetta il vincente del quarto tra Nadal e Cilic come suo avversario in semifinale.

Apertura shock per Dimitrov, che, costretto ai vantaggi, spreca una palla game e regala subito il break all'avversario, letale sulla diagonale del rovescio. La partita si stabilisce sui binari dell’equilibrio, seguendo l’andamento del servizio, con i giocatori che provano ad alzare i giri, ma al sesto gioco è Edmund a finire sotto pressione: il colpo d’approccio si inceppa, Grigor Dimitrov ne approfitta ed entra in risposta, ai vantaggi, per ipotecare il contro-break ed il 3-3. Il parziale torna in bilico, ma ecco che, sul 4-4, 30-40, il britannico trova una clamorosa rispsota vincente, col dritto a sventaglio, finendo praticamente in braccio alla prima fila. È la scintilla vincente, il numero 49 del mondo alza di nuovo il livello, annulla tre occasioni per il cinque pari e strappa il ticket vincente del primo set per 6-4.

Tutta la rabbia di Dimitrov si sfoga in apertura di secondo: ingiocabile al servizio, il bulgaro spinge a lungo con lo slice di rovescio per mettere in difficoltà l’avversario e si ritrova 30-40. Quando il dritto da fondo di Edmund scappa lungo, è subito 2-0. L’occasione del contro-break arriva immediatamente, con il britannico a volare 0-40 grazie a due vincenti incrociati, ma manca il guizzo decisivo: cinque punti consecutivi, muovendosi come un felino sul campo, permettono a Dimitrov di ipotecare il set. Si risponde benissimo, i giochi sono tutti lunghi e complessi ed il bulgaro va anche vicino al doppio break di vantaggio, ma resiste bene, tenendo i suoi turni di servizio, per portare a casa il parziale e rimettere tutto in equilibrio.

A questo punto, in campo arriva la chiara percezione che il terzo set possa essere il turning point della partita. Edmund torna a spingere, prende anche la rete e cerca di variare per non permettere a Dimitrov di prendere ritmo; al contrario, il numero 3 del seed spinge con i suoi colpi ricchi di spin per aprire il campo. Una palla break annullata a testa, rispettivamente nel primo e nel quarto gioco, si arriva al 4-3 quasi senza giocare in risposta. A questo punto, Edmund fiuta l’occasione, si porta avanti 15-40, e sulla seconda palla break ringrazia Dimitrov del regalo: clamoroso doppio fallo del bulgaro, l’altro si appella ancora al servizio per mantenere le distanze e ci riesce, con l’ace esterno ed il gioco tenuto a 30: è 6-3.

Il quarto parziale è a tutti gli effetti un thriller di pregevole fattura: in una coltre di tensione scorrono i primi giochi, sino al 2-2, con i due che si scambiano sassate e vincenti senza sosta. Nel quinto, però, è Dimitrov il primo ad appannarsi, arrivando in ritardo su un paio di recuperi e concedendo palla break, poi regalata definitivamente sparando fuori misura il dritto. Edmund ci crede, è ad un passo dal sogno, ma arrivano subito due chance di contro-break, e stavolta, dopo uno scambio lunghissimo, è proprio lui a cedere dalla parte del dritto. Dimitrov, rigenerato dall’aggancio nel punteggio, sembra subito tornare più pimpante nei pressi della linea di fondo, ma dal canto suo Edmund gioca a tutto braccio trovando angoli assurdi: si vola sul 4-4, la pallina si fa pesantissima, ed il bulgaro inaugura il nono gioco lasciando una volèe facile, ma il passante termina in campo. Edmund è galvanizzato, ed un falco millimetrico gli regala la doppia chance per portarsi avanti nel punteggio. Tesissimo, Dimitrov affonda il rovescio in rete ed iniziano a scorrere i titoli di coda: basta il primo match point al numoero 49 del ranking, che si apre il campo col servizio ed è bravo a non uscire mai dal punto mentalmente: 6-4, il sogno diventa realtà, Kyle Edmund è in semifinale agli Australian Open 2018.