Non prima delle 15.30 - ora italiana - l'atteso duello. Epilogo a Rotterdam, Roger Federer, da domani n.1 della classifica ATP, attende Grigor Dimitrov. Missione compiuta per Roger, programmazione mutata per scalzare Rafa e aggiornare il libro dei record. Due vittorie in carrozza, con Bemelmans e Kohlschreiber, qualche titubanza con Haase, prima dell'ascesa all'alba del secondo. Un concerto di qualità, l'omaggio del pubblico presente. In semifinale, ad obiettivo centrato, nessuna concessione. Federer conferma l'imbattibilità di stagione, annienta Seppi e si porta in finale. Partita dai due volti, aperta nel primo parziale - anche Federer concede la battuta, ma è devastante, in risposta, nel togliere tempo e campo all'azzurro - chiusa nel secondo, dove a dominare è il tennista pallina alla mano. Prolungamento svizzero, atto ultimo per il campionissimo. 

Oltre la rete Dimitrov, "appollaiato" ad osservare il più illustre rivale. La fatica di Grigor dura un set, Goffin, colpito all'occhio, è costretto al forfait. Il bulgaro scende in campo quest'oggi per cancellare una maledizione. Sei partite con Federer, zero vittorie. Due set, questo il magro bottino. Lo scorso anno, a Wimbledon, sensazione d'impotenza. 3-0 e accelerazione verso l'ennesimo sigillo slam per Roger. Il magnifico di Basilea, a dispetto della carta d'identità, parte favorito anche quest'oggi, sembra avere un bagaglio tale da poter disinnescare ogni sortita di Dimitrov. Le sorti del bulgaro dipendono, soprattutto, dall'efficacia al servizio. Non può concedere appigli a Federer, deve chiudere rapidamente il punto. Con lo svizzero in battuta, coraggio e patto con il rischio. Questa l'unica chance di riscrivere uno spartito più e più volte ammirato. 

Come detto, Federer vanta uno score immacolato. Un'esibizione per entrare nella corrente stagione, poi la volata di Melbourne, tramonto con Cilic. Dimitrov, re a Londra in chiusura di 2017, deve scrollarsi di dosso un po' di ruggine, centrare il primo risultato degno di nota. Quell'etichetta ormai sgualcita di "novello Federer" sembra non giovare, Dimitrov è Dimitrov, un giocatore di sopraffina tecnica in cerca d'autore. Può ritagliarsi il suo spazio tra qualche ora, la presenza di Federer ha il sapore della svolta, l'ennesima chance nel percorso del bulgaro.