In poco meno di un'ora di gioco, Roger Federer annienta Grigor Dimitrov nella finale dell'Atp 500 di Rotterdam e si aggiudica così per la terza volta in carriera il torneo olandese. 6-2 6-2 lo score conclusivo in favore dell'elvetico, mai in difficoltà contro un avversario apparso malconcio per lunghi tratti della partita, impossibilitato a fare match pari con il nuovo numero al mondo. Si chiude così una settimana perfetta per Federer, che da domani sarà nuovamente in vetta al ranking Atp, e che ha conquistato oggi il suo titolo numero novantasette in singolare, il secondo stagionale dopo quello di tre settimane fa agli Australian Open di Melbourne. Ancora imbattuto nel 2018, lo svizzero si ripresenterà a breve in campo sul cemento californiano di Indian Wells. 

Roger Federer con il trofeo di Rotterdam. Fonte: ABN AMRO WTT/Twitter

La finale di Rotterdam, tra le prime due teste di serie del seeding, inizia con un Dimitrov che appare immediatamente molto centrato. Il bulgaro tiene a zero il servizio, lascia intravedere un paio di dritti di pura eleganza e si ritrova anche sul 15-30 nel game successivo. Federer non si scompone, va via del suo passo, fatto di grandi accelerazioni da fondo e di un servizio che lo assiste e dal quinto game in poi cambia marcia. Sul 2-2 30-30, il bulgaro sbaglia un volée non impossibile, concede una palla break al rivale, che non si fa scappare l'occasione aggiudicandosi un prolungato scambio da fondo campo (errore di rovescio di Grigor). In vantaggio, lo svizzero accelera ulteriormente il ritmo, vola sul 4-2, ottiene poi un altro break e chiude in un lampo il primo set con il punteggio di 6-2. Difficile decifrare le condizioni fisiche di Dimitrov, che alterna momenti della partita in cui lotta con ardore su ogni palla (anche uno smash in salto perfettamente eseguiti) ad altri in cui pare non riuscire a spingere negli spostamenti laterali. Di tutto ciò approfitta un Federer nella sua versione FedExpress, che non ha bisogno di spremersi per volare via anche in apertura di secondo parziale. Ottenuto immediatamente un altro break, lo svizzero non converte una palla che lo porterebbe sul 3-0, ma continua la sua corsa, non sbaglia alla battuta per il 3-1 e riceve infine in dote un altro turno di servizio da Dimitrov, che con un doppio fallo si condanna al 4-1 pesante. Federer non fatica a tenere i successivi turni di battuta, chiudendo al primo match point utile con un serve and volley perfettamente eseguito. Braccia al cielo per lui, esultanza contenuta e titolo Atp numero 97 messo in bacheca, nella settimana in cui è tornato a essere il primo giocatore del ranking mondiale. 

Federer (1) - Dimitrov (2) 6-2 6-2