Si sono giocati i quarti di finale dell'Aegon International di Eastbourne, ultimo test per le protagoniste del circuito femminile in vista dell'appuntamento dell'anno, ovvero Wimbledon. E le giocatrici sulla carta favorite non hanno steccato l'appuntamento verso le semifinali.

Partiamo da Agnieszka Radwanska, la quale aveva forse l'esame più complicato da affrontare, visto che Tsvetana Pironkova non è mai un cliente facile da trovarsi di fronte. Invece, dopo una primissima fase equilibrata, la bulgara è caduta sotto i colpi della giocatrice numero 6 al mondo, la quale ha vinto in maniera agevole e vola dunque in semifinale. Le fa compagnia Caroline Wozniacki, vincitrice a Eastbourne cinque anni fa (unico titolo su erba per lei), che ha avuto qualche grattacapo soprattutto nel primo set contro la tedesca Andrea Petkovic. La danese ha avuto più di una difficoltà nell'avere la meglio nel parziale, prima di scatenarsi nel secondo set e ottenere il pass per il penultimo atto del torneo.

Si spegne sul più bello il sogno di Johanna Konta, unica giocatrice di casa ad essere arrivata fino ai quarti. La britannica, entrata in tabellone grazie a una wild card e capace di fare grandi cose qui a Eastbourne, ha lottato fino in fondo ma ha ceduto alla svizzera Belinda Bencic, capace di perdere solo una delle nove gare fin qui giocate su erba, ovvero la finale di s'Hertogenbosch contro la nostra Camila Giorgi. Tre set dall'andamento decisamente sfalsato, ma che alla fine hanno dato ragione alla elvetica. Chiudiamo con un match che in realtà non si è giocato, ovvero quello tra Sloane Stephens e Daria Gavrilova. La russa, che ha eliminato in questo torneo prima la Giorgi e poi la Errani, ha accusato un problema fisico che non le ha consentito di giocare, pertanto la statunitense vola in semifinale.

Domani ci si gioca l'accesso in finale: di fronte la Stephens contro la Radwanska in un match particolarmente aperto, così come quello tra una Bencic in grandissima forma e una Wozniacki che sta provando a ritrovare il feeling con l'erba.