Corsa di rimonta, corsa vincente. Carla Suarez Navarro conquista Doha, al termine di una finale piacevole contro la giovane lettone Jelena Ostapenko. Tre set per sciogliere l'ultimo interrogativo, per consegnare il titolo alla giocatrice più esperta e oggi più forte. Prevale - sulla lunga distanza - l'abitudine, la conoscenza delle situazioni. 

Dopo l'agevole successo con Agnieszka Radwanska, la Suarez entra in finale con i favori del pronostico, un peso che almeno nelle prime battute schiaccia la spagnola. L'ardore giovanile della Ostapenko confeziona il primo parziale. La ragazza di Riga spara a ripetizione col dritto, guadagna vantaggio e si aggiudica - senza difficoltà - il primo set. La spagnola assorbe il colpo con intelligenza, mantiene testa e braccio nella partita e piano piano sale al servizio. Nel secondo, il match è in perfetto equilibrio, ed è una palla break a spostare l'ago della bilancia. La Ostapenko continua a martellare, senza mezze misure, ma ai vincenti si accompagna un numero di gratuiti via via superiore. 64 Suarez e si corre al terzo. Oltre l'80% di prime in campo per la nativa di Las Palmas. La Ostapenko - nel terzo - soffre pesantemente al servizio, specie senza l'ausilio della prima (38%). Due rotture spianano la strada alla Suarez, brava a chiudere la partita con il secondo 64 di giornata. 

Un successo di pregio che consente all'iberica di portarsi alla posizione n.6 della graduatoria mondiale, un successo non semplice, ma mai in discussione, almeno nella mente di Carla. "All'inizio ero nervosa, lei giocava bene, ho perso il primo set, ma ho continuato a crederci, a correre, a lottare"

Per la Ostapenko, un passo verso la completa maturazione tennistica. Tutto o niente Jelena, 35 vincenti, 47 errori non forzati. Qui, probabilmente, la chiave di volta per il futuro, trovare un punto d'incontro tra la voglia di comandare e un ragionato incedere. Il cammino a Doha consente comunque alla Ostapenko di "sfondare" la porta delle prime 50. "Fantastico, ma è solo il primo passo, il mio obiettivo è salire più in alto". Cartolina per il circuito femminile, stella in ascesa. 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo