Stavolta non c'è stato bisogno di alcuna rimonta: Dominika Cibulkova batte in due set, piuttosto agevolmente, la diciannovenne americana Louisa Chirico, numero 130 del mondo. Dopo un primo set dominato in lungo ed in largo, soprattutto col dritto, impeccabile, la slovacca ha sfruttato nel secondo parziale le debolezze e le incertezze dell'avversaria, chiudendo in poco meno di un'ora. Dopo le tre rimonte dei giorni scorsi, un pomeriggio relativamente tranquillo per la ventisettenne di Bratislava, che conquista la finale contro la vincente tra Halep e Stosur, dove arriva probabilmente con i favori del pronostico.
Primo set senza storia sul centrale di Madrid, con il tetto chiuso che agevola ed esalta le caratteristiche tecniche della più quotata delle due protagoniste. Subito in palla la Cibulkova, trovando fiducia dal servizio, martellando incessantemente col dritto e sugellando con quattro pennellate il vantaggio, psicologico e tecnico. Chirico invece non pervenuta, fin troppo rigida nelle soluzioni da fondo campo e fallosa oltremodo con i colpi di rimbalzo a lei congeniali. Il primo break, nel secondo gioco, apre subito il gap tra le due protagoniste, accentuato notevolmente dalle problematiche al servizio della statunitense nel quarto game: il 58% di punti ottenuti con la prima e, soprattutto, il 17% con la seconda, confezionano il 4-0 pesante in favore della slovacca, che non ha problemi a sigillare il set nei game successivi.
Tutto tranquillo, invece, nel primo gioco del secondo parziale, quando la Cibulkova rifiata, ma soltanto per pochi attimi, prima di piazzare la zampata decisiva nel terzo game, il secondo di servizio della Chirico: l'americana avrebbe anche quattro opportunità per confermare il vantaggio, ma cede alle bordate di dritto della rivale, molto più in palla ed aggressiva in risposta. Il break e lo svantaggio non scuotono la statunitense, che cede progressivamente sotto i colpi, incessanti, della ventisettenne slovacca. I due doppi falli consecutivi che valgono il secondo break nel quinto gioco spianano la strada alla Cibulkova, che gestisce il vantaggio e archivia la pratica senza patemi d'animo nei giochi successivi.
D. Cibulkova b. L. Chirico 61 61