Indian Wells dolce per Angelique Kerber. La teutonica sopravvive alla maratona contro Pauline Parmentier e guadagna il 4T del BNP Paribas Open. Sulla propria strada - al 4T - Elena Vesnina, vittoriosa contro Timea Babos

I primi game raccontano una gara abbastanza lineare. Kerber è brava ad uscire dal servizio poggiando su un dritto lucidato per l'occasione, alimentando la solidità da fondo con scambi prolungati; Parmentier risponde con una battuta fruttuosa e la peculiarità nel cercare vincenti con entrambi i colpi base. Il terzo game - infinito - è già un viatico importante. Gli scambi si allungano, va a nozze Angie che si regala il primo BP sul 30-40 con un passante stretto che pizzica la riga. Annullata, si entra nel tunnel dei vantaggi.

La Kerber guadagna altri tre break point tutti annullati grazie al lavoro di fioretto della transalpina, la quale - con il roboante servizio da destra - sfiora in più occasioni il game. Alla quinta occasione passa la neo N°1 del mondo, approfittando dell'errore di misura della sua dirimpettaia.

Set in discesa? Nemmeno per sogno. La N°62 gioca un ottimo tennis; lotta, sgomita e con la forza riesce a tenere i vari bracci di ferro a cui la Kerber la sottopone. Guadagna una palla del contro break, cancellata. C'è tempo per la seconda, stavolta vincente. Strappo ricucito, 3-3. I game sono lunghi e dispendiosi; Angie punta maggiormente sullo schema rovescio stretto più frustata lungolinea, Parmentier sprigiona tutto il suo talento e la sua potenza nella sbracciata.

La teutonica imbecca un game nero al servizio commettendo anche molteplici unforced. Il break potrebbe essere quello decisivo, ma la francese scende d'intensità nel momento topico e subisce contro break e break successivo. Parziale tedesco, molto sudato.

​Il secondo set è un'altalena di emozioni, di colpi di scena. La Kerber - già non perfetta nel primo - continua a perdere brillantezza, smalto. Soliti game lottati, giocati da fondo. Quello d'esordio traccia subito l'ecografia del break francese, ottenuto ai vantaggi dopo una lotta estenuante. Non è sazia, e ripete lo stesso trattamento nel terzo gioco. la Kerber è sempre ferma con le gambe, soffre e subisce un secondo break. Proprio quando l'imbarcata è dietro l'angolo, la N°1 - aiutata anche dall'avversaria - riesce a rialzare la testa grazie al ritrovato dritto lungolinea.

Ma è un fuoco di paglia, sufficienza al servizio e remissività nei colpi. Sul 5-2, secondo guizzo. Bene in risposta, scaglia traccianti che inducono all'errore la Parmentier. Eppure anche in questo caso non arriva il salto di qualità sperato: la teutonica spara fuori quattro dritti consecutivo

Il set decisivo fa tornare il match su livelli normali, standard. I primi game seguono l'andatura del servizio, il quale è protagonista assoluto fino al 2-1. Poi le acque si smuovono, e la Parmentier tenta l'ennesima accelerata. Game sontuoso in ribattuta: dritto e rovescio cantano ed incatenano la Kerber a fondo campo, impotente. E' break a zero. La tennista d'oltralpe è in trance agonistica ma viene colpita nel momento migliore. Angie estrae dalla fondina il suo miglior tennis; difesa, attacco ed accelerazioni fulminanti.

Sopra 30-40, certifica il contro break con un vincente di dritto. Il parziale scivola verso il tie-break, sino al 5-5 quando un game fiume indirizza il parziale in mano tedesca. Ci sono 5 break point a suo favore, 4 li annulla con la solita calma mista a cinismo tipica della Parmentier, al quinto deraglia mandando in corridoio il dritto. E' il punto finale al match, Kerber vola al 4T. 

(2) A. Kerber b. P.Parmentier 7-5 3-6 7-5

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez