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Us Open 2017 - Vinci, segnali di resa: "Tennis non è più una priorità"

La tarantina cade al 1T contro Stephens ed afferma: "Sono agli sgoccioli della carriera"

Us Open 2017 - Vinci, segnali di resa: "Tennis non è più una priorità"
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Di Simone Cappelli

Continua il travagliato 2017 di Roberta Vinci, lontana dalla sua migliore forma e svuotata di sensazioni ed emozioni. Il campo le parla sottovoce, l'affinità con il tennis sembra essere ormai scemata e lei appare remissiva. Ieri l'ultima puntata di una serie ormai divenuta un cult: Roberta affronta Sloane Stephens, protagonista di una risalita storica dopo l'infortunio che l'aveva tenuta ai box - a fine Luglio era N°957, ora va per la top 80 - e colleziona l'ennesima eliminazione agli albori di una competizione. Una prestazione a due facce che non può lasciarla soddisfatta; all'ottima, più che sufficiente Vinci del primo set - perso per poca concentrazione ed un pizzico di sfortuna - si è costrapposto un secondo set che l'ha vista affondare nelle sabbie mobili del Louis Armstrong. E sono 4 su 4; nessun 1T di uno Slam superato quest'anno, non le era mai capitato.

A poco più di un anno e mezzo dal raggiungimento della posizone N°7, Vinci verrà catapultata fuori dalla top-80. Le sue parole, in conferenza stampa, lasciano presagire un ritiro a breve termine:

"Sapevo di affrontare un'avversaria tosta, in crescita e con molta fiducia; non ho fatto di certo i salti di gioia quando ho scoperto di giocare contro Sloane, ma non ero testa di serie e poteva capitare. Nel primo parziale entrambe abbiamo giocato bene, ma penso che - ai punti, per le occasioni create - mertivavo di portarlo a casa io. Nel secondo parziale lei si è sciolta ed ho accusato il colpo. Forse la gara poteva girare se avessi vinto il 1°, chissà. Perderò i punti dei quarti dello scorso anno - 420 punti, n.d.r. - ma non è fondamentale come cosa. Giocare qui è sempre bellissimo, e voglio - a 34 anni - godermi questi tornei dopo aver sudato per arrivarci. L'importante è stare bene fisicamente, ma appare chiaro che il tennis non è più la mia priorità"

Piccolo excursus sui trofei rubati, e sul piatto degli US Open da 2° classificata: "Ero distrutta quando mio padre al telefono mi informava sul furto, ma ho cercato di rincuorarlo dicendogli che erano solo coppe. Mi hanno fatto una fantastica sorpresa gli organizzatori degli US Open. Ho parlato anche con la WTA, cercheranno di restituirmi gli altri trofei vinti"

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About the author
Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez