Lazio - Napoli alla mezza: a pranzo ci si gioca il terzo posto

All'Olimpico va in scena la sfida tra terza e quarta forza del campionato. La Lazio per confermare i progressi della prima fase del campionato nonostante le numerose assenze, i partenopei per riagganciare il treno Champions e rialzare la testa dopo il ko di domenica contro la Juventus.

Lazio - Napoli alla mezza: a pranzo ci si gioca il terzo posto
Lazio - Napoli alla mezza: a pranzo ci si gioca il terzo posto
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Di Andrea Bugno

Il lunch match della mezza rappresenta il big-match dell'ultima giornata del girone d'andata. All'Olimpico di Roma va in scena la sfida che, anche se è presto per definire tale, può valere una fetta di terzo posto: Lazio - Napoli. La squadra di Pioli è reduce dal pareggio nel derby che gli ha permesso di conquistare un punto di vantaggio sul Napoli, che insegue al gradino sottstante ed è quasi costretta a fare risultato. Un nuovo passo falso dopo la sconfitta interna con la Juventus, che ha interrotto una lunga striscia positiva ed ha scaturito non poche polemiche arbitrali, potrebbe generare malumore nello spogliatoio e nell'ambiente. La vigilia della gara è stata alquanto turbolenta in entrambe i ritiri: da una parte, a Formello, la costante della settimana è stata l'emergenza continua con la quale Pioli ha dovuto fare i conti; dall'altra, più a sud, a CastelVolturno, le acque sono state mosse dalle parole del procuratore di Higuain e dal futuro sempre più incerto di Rafa Benitez. Qualsiasi sarà il risultato, i giochi per il terzo posto resteranno apertissimi, con un intero girone tutto da giocare, ma è chiaro che il match rappresenta uno scontro diretto tra due squadre in lotta per il terzo posto Champions.

LAZIO - Pioli deve fare a meno di Marchetti squalificato, di Anderson, Mauri e De Vrij infortunati ed è costretto a tornare al vecchio 4-3-3 accantonato nelle ultime gare per far posto ad un più propositivo 4-2-3-1. Al centro della difesa dovrebbero esserci Cana e Radu con Basta a destra e Cavanda a sinistra. A centrocampo Parolo, Biglia ed Onazi (in ballottaggio ma pur sempre in vantaggio sul giovane Cataldi), mentre in attacco Candreva e Keita agiranno larghi in supporto a Djordjevic, favorito su Klose impiegato in Coppa Italia.

NAPOLI - L'unica assenza di nota sarà lo squalificato Britos che, assieme alla partenza di Ghoulam per la coppa d'Africa, costringerà Rafa Benitez a lanciare Strinic sull'out mancino. Il croato s'è allenato anche nel giorno di riposo della squadra, e dovrebbe esordire al posto di Mesto, con Maggio a destra ed i soliti Koulibaly ed Albiol al centro. In mezzo al campo Gargano e Lopez, con Jorginho che però scalpita alle sue spalle. In attacco Callejon, Hamsik e Mertens dovrebbero supportare Higuain con Gabbiadini da sfruttare a gara in corso.

PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Berisha; Basta, Cana, Radu, Cavanda; Parolo, Biglia, Onazi; Candreva, Djordjevic, Keita.. All. Pioli

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Koulibaly, Albiol, Strinic; Gargano, Lopez; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. All. Benitez

LA CHIAVE TATTICA

Sfida che probabilmente vedrà le due squadre giocarsela alla pari soprattutto a centrocampo, dove il gioco delle coppie sembra abbastanza equilibrato tra Biglia ed Onazi e Gargano e David Lopez. Dove le due squadre potrebbero creare problemi all'avversario è soprattutto nella linea di trequarti: da una parte Paolo contro Hamsik, due mezzali vecchio stampo che hanno si una discreta fase di copertura nel proprio bagaglio, ma tendono maggiormente ad incidere palla al piede e soprattutto con inserimenti senza palla alle spalle dei centrocampisti centrali. La vera sfida però si vedrà sulle fasce: la duplice chiave di lettura sarà sulla destra vedere chi tre Candreva e Basta da una parte e Maggio e Callejon dall'altra, riusciranno ad impensierire i rispettivi dirimpettai Cavanda e Keita, Strinic e Mertens. Ci teniamo a sottolineare queste ultime due coppie: in entrambe i casi i due attaccanti, sia Mertens che Keita, non sono propriamente dei grandissimi "difensori". Tutti e due infatti preferiscono ripartire palla al piede da una zona di campo ben più alta rispetto a quella che cercano i due allenatori di copertura. Importante sarà vedere l'apporto che forniranno in fase di copertura ai rispettivi compagni Cavanda e Strinic che, chi per un motivo, chi per un altro, sembrerebbero i punti deboli dei reparti difensivi. Saranno loro l'ago della bilancia in due schieramenti che si somigliano per grandi linee. Sulla destra invece agiranno Callejon e Candreva, che in qualsiasi momento potrebbero sfoderare il coniglio dal cilindro e rompere gli equilibri.

IL DUELLO: FILIP DJORDJEVIC - GONZALO HIGUAIN

Djordjevic ed Higuain sarà la sfida nella sfida che andrà in scena sul terreno di gioco dell'Olimpico. Entrambe i centravanti sono nati a distanza di 74 giorni a quasi 2000 km l’uno dall’altro: il primo a Belgrado (ex Jugoslavia), il secondo a Brest (Francia) anche se l’origine della famiglia è argentina. Due attaccanti di razza: forti fisicamente e dotati di una grande coordinazione al tiro. Djordjevic è un uomo d’area di rigore, bravo a coprire palla e a fare da sponda. Higuain predilige la velocità e il gioco a terra ed è dotato di maggiore tecnica di base. Hanno avuto due carriere completamente diverse ma oggi sono a lottare per lo stesso obiettivo: il terzo posto nel Campionato italiano. Djordjevic è cresciuto calcisticamente nella Stella Rossa di Belgrado. Arriva al Nantes nel 2008 quando la squadra militava in questo campionato. Il primo goal “francese” lo segnò al Brest, la squadra della città dove è nato Higuain. Sarà il primo di una lunga serie: 198 presenze e 69 goal con i gialloverdi, ma solo in 2 di queste stagioni il club francese ha militato in Ligue 1. L’anno scorso grazie ai suoi goal (10 in campionato) si è fatto notare da Tare che lo ha portato alla Lazio: primo vero palcoscenico per il bomber serbo. Higuain è stato precoce e già a 17 anni ha esordito nel River Plate. In due anni ha dimostrato grandi doti e un talento puro che hanno fatto scomodare addirittura il Real Madrid per ingaggiarlo. In totale con la camiseta blanca ha disputato 264 partie segnando 121 reti (tra campionato e coppe). Dall’anno scorso è al Napoli: nella prima stagione ha giocato 32 partite e realizzato 17 reti in Serie A, 5 partite e 4 goal in Champons League, 4 presenze e 1 goal inEuropa League, 5 gettoni e 2 reti in Coppa Italia. In Italia ha già vinto Coppa Italia e Supercoppa italiana.

LA SORPRESA: IVAN STRINIC

Ivan Strinic, classe 1987, è un terzino sinistro croato. Emigrato molto presto in Francia per giocare nella seconda squadra del Le Mans, è poi tornato in patria con la maglia dello Hrvatski Dragovoljac. Da allora tre stagioni con l’Hajduk Spalato, nella quale è esploso ed il grande salto al Dnipro, con il quale giocherà dal 2011 ad oggi, collezionando un buon numero di presenze anche nelle competizioni Europee. In questa stagione col Dnipro, 8 presenze in campionato e 6 in Europa League, comprese le due contro l’Inter. Arriva in Italia da svincolato e ha firmato un contratto col sodalizio del presidente De Laurentiis per le prossime quattro stagioni. Strinic colmerà momentaneamente l’assenza lasciata sulla corsia mancina da Faouzi Ghoulam, impegnato in coppa d’Africa. Ha esordito con la maglia della nazionale croata nel 2010 ed ha sino a questo momento 33 partite, non siglando alcuna rete. Con la nazionale ha partecipato anche ad Euro 2012.

I PRECEDENTI

72 i precedenti tra le due squadre (62 in campionato e 10 in Coppa Italia): 31 vittorie della Lazio a fronte di 24 pareggi e 17 vittorie del Napoli. In notevole vantaggio i laziali anche nel conto dei gol fatti in queste sfide: 99 gol della Lazio contro i soli 69 gol del Napoli. L’ultima vittoria della Lazio risale al 7 aprile 2012, quando con i gol di Candreva, Mauri in rovesciata e Ledesma, i laziali superarono i partenopei nonostante il gol del pari di Pandev. L’ultimo pareggio è del 9 febbraio 2013: 1-1 con gol di Floccari e Campagnaro. Più recente l'ultimo successo esterno, datato 2 dicembre 2013, nello scorso campionato: 4-2 finale con i gol di Higuain (2), Pandev e Callejon nel finale; di Keita ed un autorete di Behrami i gol per la squadra di casa.

Dopo le polemiche del weekend scorso, soprattutto sollevate dal Napoli e dal presidente azzurro De Laurentiis, l'arbitro designato sarà Nicola Rizzoli di Bologna. 43 anni, è alla quattordicesima stagione nella Can di A e B. Rizzoli, oltre ad aver arbitrato quasi tutti i big match di Serie A, ha avuto quest'anno l'onore di fischiare alla finale del Mondiale in Brasile. Speriamo si possa parlare solo di calcio giocato.