Benitez sfida l'Inter: precedenti dalla sua ed un talismano in più

Le sfide tra le due squadre al San Paolo vedono partire avvantaggiati i padroni di casa, che quest'anno potranno contare su un fattore in più. Scopriamo qual'è.

Benitez sfida l'Inter: precedenti dalla sua ed un talismano in più
Benitez sfida l'Inter: precedenti dalla sua ed un talismano in più
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Di Andrea Bugno

Il Napoli di Benitez e l'Inter di Roberto Mancini si ritroveranno al San Paolo domenica sera a poco più di un mese dalla sfida di Coppa Italia che vide trionfare i partenopei in zona Cesarini. Il gol di Higuain condannò Mancini e Ranocchia a lasciare per strada una buona prestazione e la possibilità di provare a lottare per un altro obiettivo. Ciò nonostante, domenica si riparte da zero, con l'imperativo da entrambe le parti di cancellare quella sfida. Con animi e voglia di riscattarsi piuttosto simili, le due squadre si affronteranno sul terreno di gioco reduci entrambe da due pessime sconfitte: gli azzurri hanno perso a Torino, 1-0, con gol di Glik; i neroazzurri, invece, hanno visto passare a San Siro la Fiorentina corsara dell'ultimo periodo (Salah, 0-1). Benitez potrà contare, oltre ai precedenti ed alla buona vena dei partenopei contro i lombardi, anche su un particolare talismano, il che non guasta mai. 

Partiamo dai precedenti. Nelle 68 partite giocate, l’Inter non vanta una buona tradizione al San Paolo: i padroni di casa infatti hanno vinto 34 volte, ottenendo un punto in altre 17 occasioni. I nerazzurri, invece, hanno violato Fuorigrotta per 17 volte, ma nel passato più recente hanno faticato molto in Campania. L’ultima vittoria risale addirittura alla stagione 1997/98, quando le reti di Branca e Djorkaeff permisero alla squadra di Simoni di superare gli azzurri. Nel penultimo precedente, inoltre, una tripletta di Cavani ha letteralmente distrutto l’Inter, che dopo il vantaggio iniziale azzurro era riuscito a pareggiare con Ricky Alvarez. Lo scorso anno, invece, nella gara disputata al San Paolo il Napoli s’impose 4-2 grazie alle reti di Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon: a nulla servirono, per i nerazzurri, le reti di Cambiasso e Nagatomo.

Il talismano nelle mani di Benitez ha un nome ed un cognome ed è nelle sue mani da inizio gennaio: Manolo Gabbiadini. L'attaccante bergamasco ha stupito tutti. Non solo per le immense qualità tecniche e in termini di personalità, ma anche per maturità e rapidità di inserimento in un gruppo di livello superiore rispetto ai suoi precedenti. La duttilità di Manolo è stata subito apprezzata dal tecnico spagnolo, che da sempre ha un debole verso i giocatori malleabili dal punto di vista tattico e soprattutto della disponibilità ed applicazione che il calciatore ha mostrato al venerabile maestro. Oltre a gol e prestazioni, Gabbiadini sta dando a Benitez una sicurezza dal punto di vista del rendimento (considerando i periodi non felici di Higuain, Callejon e Mertens una manna dal cielo e le fasi lunatiche di Hamsik e De Guzman), sia partendo da titolare ma anche dalla panchina. Oramai Manolo è quasi insostituibile e, sebbene Rafa sia un allenatore particolarmente avvezzo al turnover, sta pian piano capendo che sia da seconda punta, da esterno o da centravanti, del bergamasco non può fare proprio a meno. 

L'Inter e Mancini sono avvisati, anche se difficilmente il tecnico neroazzurro non farà i conti, preparando la gara, con la vena dell'ex attaccante della Sampdoria. Napoli-Inter sta per iniziare, Higuain, Icardi, Shaqiri, ma soprattuto Manolo Gabbiadini. Il Napoli vuole confermare la tradizione positiva contro i neroazzurri.