Europa League, analisi degli avversari del Napoli

Facciamo una breve introduzione sugli avversari che il Napoli di Sarri affronterà nella fase a gironi.

Europa League, analisi degli avversari del Napoli
Europa League, analisi agli avversari del Napoli
Goncalo66
Di Gonçalo Marques

Girone abbastanza accessibile per gli azzurri, dirà la maggior parte dei tifosi ruello riguardo al gruppo in cui è stato inserito il Napoli, con Club Brugge, Legia Varsava e anche Midtjylland. Squadre di terza e quarta fascia a livello europeo, che però avranno voglia di complicare la vita agli azzurri. Facciamo un piccolo viaggio, analizzando un po' la storia di questi club, il modo in cui sono arrivati a questa fase a gironi e ovviamente i loro principali calciatori.

Club Brugge

Uno dei club più titolati del Belgio, con 13 campionati vinti, dietro solo al solito Anderlecht. Club con poca tradizione a livello europeo, ma che comunque è riuscito a raggiungere una finale di Champions League nella stagione 1977/78, persa poi contro il Liverpool. Nella scorsa stagione è stata una delle sorprese dell'Europa League, arrivando addirittura ai quarti di finale, dove poi è stata eliminata dal Dnipro.

Il Club Brugge ha finito la scorsa stagione al 2º posto in campionato. Nella regular season termina primo, ma poi nei play-off (disputati soltanto dalle prime 6 squadre) finisce 2º a solo 2 punti dal campione Gent. Così guadagna il dritto di giocare la qualificazione per la Champions League: alla prima, elimina il Panathinaikos vincendo 3-0 in casa, dopo aver perso per 2-1 in Grecia. Nel quarto turno preliminare arriva il Manchester United, ovvero una missione praticamente impossibile. A Manchester cominciano meglio i belgi, segnando prima, ma gli uomini di Van Gaal rimontano la gara, vincendo per 3-1. A Bruges niente da fare: 0-4 per gli inglesi.

Squadra abbastanza giovane, con tanti giocatori con meno di 25 anni. Attenzione ai due attaccanti più promettenti: Nicolás Castillo, il cileno 22enne che è nel mirino di tanti club europei, e anche Tuur Dierckx, che in 5 partite (2 da titolare) ha già segnato 2 gol in campionato.

Guidati da Michel Preud'Homme, uno dei grandi portieri degli anni 90, la squadra gioca con il 4-2-3-1, e il suo XI base è: Bolat; De Bock, Mechele, Duarte, Meunier; Simons, Vormer; Bolingoli Mbombo, Vázquez, Refaelov; Castillo.

Legia Varsavia

Campioni di Polonia per l'ultima volta nella stagione 2013/14, anche il Legia è una delle squadre con più campionati vinti nella propria nazione: 10, contro i 14 di Wisla Kraków e Górnik Zabrze, ma ha il record di Coppe vinte (16) e anche di Supercoppe (4). Senza titoli a livello europeo, il Legia è riuscito ad arrivare alla semifinale di Champions nel 1970 e ai quarti di finale nel 1971 e 1996, e nella già estinta Coppa delle Coppe arriva una volta in semifinale nel 1991 e ai quarti di finale nel 1965 e 1982. In Europa League non è mai andata oltre i sedicesimi di finale, nel 2012 e nel 2015.

Nella scorsa stagione, dopo aver garantito il primo posto nella fase regolare della Ekstraklasa, nei play-off finisce 2º, distante soltanto 2 punti dal Lech Poznán (anche loro presenti in questa Europa League). Guadagnano quindi il dritto di giocare la qualificazione per l'Europa League, dove subito eliminano i romeni del Botosani con 1-0 in casa e 3-0 in Romania. Poi tocca agli albanesi del Kukesi, che vengono eliminati esattamente con gli stessi risultati della eliminatoria contro il Botosani, e finalmente nel play-off vincono il Zorya (Ucraina) con 1-0 in trasferta e 3-2 in Polonia.

Squadra costituita da un mix di gioventù ed esperienza, con la grande stella della squadra, Nikolic, che ha già 7 gol in 6 partite in campionato. Uno dei cannonieri della squadra è Prijovic, ma il giovane Duda (slovacco, spesso paragonato a Marek Hamsik) gli ha tolto il posto da titolare. Coppia molto pericolosa quella che la difesa del Napoli avrà davanti a sè.

Anche il Legia viene comandato da un grande ex-difensore: Henning Berg, ex-centrale di Blackburn e Manchester United, con una carriera consolidata in Premier League. L'allenatore norvegese propone un 4-4-2, e il suo XI principale viene composto da: Kuciak; Brzyski, Pazdan, Rzezniczak, Bereszynski; Kucharczyk, Furman, Jodlowiec, Guilherme; Prijovic (Duda), Nikolic

Midtjylland

Storia molto particolare quella dei danesi del Midtjylland: fondato soltanto nel 1999, dopo che l'Ikast FS e l'Herning Fremad si sono uniti, il club ha avuto una crescita notevole nel panorama calcistico danese ma anche europeo. Ovviamente senza titoli, gli Ulvenes sono riusciti a diventare famosi nella stagione 2008/2009, quando hanno espugnato l'Etihad, vincendo per 1-0 il gigante Manchester City nel 2º turno di qualificazione per l'Europa League. Nella gara di ritorno gli inglesi sono riusciti a vincere con lo stesso risultato e poi alla fine sono andati avanti dopo il successo ai calci di rigore.

Nella scorsa stagione hanno vinto il secondo titolo della loro storia, laureandosi campioni danesi con 71 punti, a più 4 dal Copenhagen. Hanno giocato la qualificazione per la Champions League, dove riescono ad eliminare il Lincoln Red Imps di Gibilterra, con 1-0 in casa e 0-2 in trasferta, ma poi sono stati eliminati dall'APOEL Nicosia, perdendo 2-1 in casa, vincendo poi 1-0 fuori, ma il risultato non è bastato per andare avanti. Cadono quindi nel play-off dell'Europa League dove ottengono uno dei più sorprendenti risultati di questa stagione, eliminando gli inglesi del Southampton dopo un pareggio 1-1 al St. Mary's Stadium e vittoria per 1-0 in casa.

Dal 12 luglio hanno un nuovo allenatore: Jess Thorup, ex-attaccante con una carriera sempre in Danimarca, con un piccola parentesi in Norvegia, al servizio di Odense BK e Esbjerg FB. Pochi giocatori conosciuti dal gran pubblico, ma c'è Jakob Poulsen, centrocampista di interdizione ex-Monaco e Herenveen, ma il pericolo più grande arriverà dai piedi del giovanìssimo Pione Sisto, cresciuto nel vivaio del club, dove tra l'altro sono usciti Simon Kjaer (oggi nel Fenerbahçe) e Winston Reid, attualmente nel West Ham United.

Il tecnico propone un 4-1-4-1 come modulo, con due esterni molto aperti e vicini alla linea laterale, per affondare e cercare gli inserimenti. Ecco l'XI base del Midtjylland: Dahlin; Lauridsen, Sviatchenko, Hansen, Nielsen; Sparv; Sisto, Andersson, Poulsen, Royer; Rasmussen.

Girone non facilìssimo ma abbastanza abbordabile per gli azzurri di Maurizio Sarri (allenatore al debutto nelle competizioni europee), soprattutto se teniamo in considerazione che col Napoli potevano essere sorteggiate squadre come il Liverpool o il Fenerbahçe. Toccherà agli azzurri dimostrare in campo il loro essere favoriti, in un gruppo dove il primo posto sarà sicuramente l'obiettivo principale della club di De Laurentiis.