Da pedina di scambio a giocatore chiave nelle rotazioni tattiche di Maurizio Sarri. La seconda avventura di Omar El Kaddouri a Napoli sembrava destinata a finire, ancora una volta, molto presto, con molte squadre che hanno cullato il sogno di portarlo a casa dopo la parentesi chiusa con la maglia granata del Torino. Due anni che hanno fatto maturare il belga-marocchino ex Brescia, che dall'esperienza piemontese ha imparato, oltre a portarsi dietro il solito bagaglio di tecnica e giocate, esperienza e spirito di sacrificio. 

El Kaddouri ha convinto Sarri, che dapprima, nel ritiro in Trentino, a Dimaro, lo aveva utilizzato come mezzala al posto di Hamsik, prima di cucirgli addosso il ruolo di esterno, nel tridente d'attacco, con compiti tattici ben differenti rispetto a quelli suoi consoni. In un intervista al portale marocchino Mountakhab.net il trequartista classe 1990 che ha appena messo a segno il primo gol con la maglia del Napoli, ha analizzato i motivi che lo hanno spinto a restare in maglia azzurra: "Fondamentalmente, ho scelto di restare a Napoli perché penso che di aver imparato molto nel corso dei due anni trascorsi a Torino. Mi sono sentito ben preparato per tornare a Napoli e giocarmi le mie possibilità. D'altra parte, ho ricevuto alcune buone offerte, ma il club e soprattutto l'allenatore hanno voluto tenermi".

Decisivo il volere di Sarri, con il quale ha parlato in maniera schietta riguardo il suo utilizzo. El Kaddouri si è ritagliato un discreto spazio, venendo utilizzato in pianta stabile in Europa League e come cambio di Callejon largo a destra quando lo spagnolo ha bisogno di fiatare: "Il mister mi ha informato che contava su di me e quando ho saputo questo, naturalmente ho deciso di rimanere. Mi sento bene in questa città, i tifosi sono sempre con noi, il Napoli rimane uno dei più grandi club d'Europa. Per quanto riguarda il prolungamento del contratto fino al 2019, non ho ancora firmato. Stiamo negoziando in questo momento e presto risolveremo".

Riguardo il suo impiego, il marocchino chiaramente gradirebbe maggiore spazio, ma è ben conscio delle necessità di squadre e delle future possibilità di avere maggiore impiego quando, a breve, inizierà anche la Coppa Italia: "E' ovvio desiderare di giocare di più, ma è l'allenatore che decide. Devo continuare a lavorare in allenamento per convincerlo a lasciarmi spazio. Il tecnico mi schiera come esterno alto a sinistra nel 4-3-3, una posizione che non conoscevo tanto visto che ho sempre giocato più centralmente. Spero di avere più minuti a disposizione, ho 25 anni e a quest'età stare tanto tempo in panchina non è il massimo. E' vero però che giochiamo tre competizioni e quindi so che durante la stagione avrò le mie occasioni".

Infine, si parla di obiettivi e ovviamente di Scudetto. El Kaddouri non si nasconde e parla chiaramente del campionato come obiettivo principale, senza dimenticare l'Europa, con la semifinale contro il Dnipro che brucia ancora: "Il nostro obiettivo è quello di vincere il campionato. Sarebbe una cosa meravigliosa, perché l'ultima volta è accaduta 30 anni fa, ed i nostri tifosi ci sperano tanto. Vogliamo, inoltre, andare il più lontano possibile in Europa League perché l'anno il club è arrivato ​​in semifinale ed è stato eliminato per un gol in chiarissima posizione di fuorigioco".