Non è sosta, a Napoli, senza un caso che tenga banco nelle due settimane di fermo del campionato. Se durante il precedente stop erano stati i battibecchi tra Insigne, Conte ed i due staff medici a preoccupare riguardo il presunto infortunio del talento partenopeo dopo Milan-Napoli, stavolta è il 'caso Mertens' a tenere sulle spine Maurizio Sarri e la società partenopea tutta. In vista della ripresa del campionato, quando il Napoli dovrà affrontare prima il Verona, poi l'Inter, non una bellissima notizia per tornare al lavoro. 

Il calendario - Sarri ha concesso due giorni liberi ai suoi ragazzi dopo la bella vittoria contro l'Udinese, che è valsa il quarto posto a due punti dal duo di testa Inter-Fiorentina e ad una sola lunghezza dalla Roma. Posizione non proprio scomoda essendo soltanto novembre, soprattutto in vista delle sfide che a cavallo proprio del mese entrante e di quello prossimo vedranno ospiti al San Paolo proprio neroazzurri, lunedì 30, e giallorossi, domenica 13 dicembre. Due sfide alle quali faranno da contorno le gare di Verona, sponda Hellas, e Bologna (22 novembre e 6 dicembre). Non solo. Il Napoli, inoltre, dovrà chiudere contro il duo Brugge e Legia Varsavia il capitolo gironi di Europa League, che serviranno a far scaricare la tensione ai titolarissimi, rodare ulteriormente le gambe delle riserve azzurre e fare bottino di altri preziosissimi punti per la classifica del ranking Uefa. 

Il caso - Sarri ritroverà il gruppo monco dei nove nazionali che sono partiti alla volta dei rispettivi ritiri. Tra questi c'è Dries Mertens, il cui caso ha destato scalpore nella giornata di ieri. Il belga si è infortunato, ancor più gravemente rispetto al piccolo fastidio accusato nella trasferta di Genova, durante un allenamento con le Furie Rosse e, stando a quanto riportato dallo staff medico belga, dovrà osservare dalle 3 alle 5 settimane di riposo (si parla di strappo). Il caos, tuttavia, regna, perché Mertens ha deciso di partire per la spedizione con la Nazionale nonostante le sue precarie condizioni e, soprattutto, senza rientrare 'a casa' una volta stabilita l'entità dell'infortunio. Alla base delle due scelte dell'ex Psv ci sarebbe una preoccupazione fondata di perdere il posto in squadra: nonostante il folletto del Napoli sia uno dei punti cardine della banda di Wilmots, la spietata concorrenza ed una eventuale frizione interna con l'allenatore potrebbe compromettere il posto di Dries ad Euro 2016. Situazione diametralmente opposta a quanto accaduto, invece, con Insigne. Il Napoli, in attesa di ricevere ufficiali notizie dal ritiro del Belgio, non si è ancora espresso a riguardo. 

Il mercato - Tra sosta e Nazionali, spunta, come spesso capita durante le soste, la querelle mercato. Cristiano Giuntoli, dopo l'ottimo lavoro svolto in estate, è alle prese con la necessità di rifinire l'organico in vista della seconda metà di stagione, con Sarri che avrebbe richiesto un paio di pedine per rifinire l'organico (un difensore, il quarto, ed un mediano). L'obiettivo numero uno è sempre lo stesso: Daniele Rugani. L'offerta che il Napoli farà prevenire alla Juventus, allettante per proporzione, non verrà affatto presa in considerazione, con l'ex difensore che sembra destinato a restare in bianconero o partire, ancora una volta in prestito, verso la Sampdoria. Le alternative potrebbero essere sia Oikonomou, già seguito in estate, che Barba dell'Empoli, già allenato da Sarri in Toscana. A centrocampo, invece, l'impossibilità di arrivare a Vecino, nonostante le numerose avances, avrebbero fatto spostare l'interesse di Giuntoli verso altri lidi, con una schiera di nomi che però, al momento, non sembra essere stata presa ancora in considerazione.