In Brasile vince la protesta, rincari annullati
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Le manifestazioni che hanno invaso le cittá brasiliane negli ultimi giorni hanno ottenuto una prima vittoria: i  rincari dei mezzi pubbblici, il seme di questa protesta che ha fatto il giro del mondo anche grazie alla contemporanea Confederations Cup, sono stati annullati in dodici cittá, tra cui Rio e Sao Paolo. I manifestanti possono cosí festeggiare la loro prima, simbolica vittoria, proprio mentre i giocatori del Brasile, Neymar in testa, si sono schierati al loro fianco.
 
"Mi sento ispirato da questa mobilitazione popolare" ha detto il giocatore. Neymar ha scritto un lungo post su Instagram, riflettendo sugli episodi degli ultimi giorni. "È triste quello che sta succedendo. Ho sempre sperato che non fosse necessario arrivare al punto di scendere in strada per esigere migliori condizioni di trasporto, salute, educazione e sicurezza, perché sono cose che ogni governo dovrebbe assicurare. Anche io voglio un Brasile piú giusto, sicuro, salubre ed onesto.
 
Altri giocatori hanno apertamente appoggiato i cortei: Hulk ha detto che gli sarebbe piaciuto "essere lí con loro" e anche Dani Alves e David Luiz si sono espressi a favore della protesta. A differenza di quanto avvenuto in Turchia, le autoritá brasiliane hanno subito capito che le proteste andavano ascoltate, per non creare ulteriori problemi di ordine pubblico e allentare la tensione in un momento in cui il Brasile è sulle prime pagine di tutti i giornali per questioni sportive. Il paese sará al centro dell'attenzione mediatca per i prossimi tre anni, una grande occasione per il popolo brasiliano per rivendicare diritti e ottenere concessioni dal potere.
 
L'annullamento dei rincari è un piccolo ma significativo passo in avanti : ha dimostrato a tutti che scendere in piazza non è un gesto inutile, ed é probabile che le manifestazioni continueranno per chiedere che il Paese si occupi delle situazioni di povertá che ancora lo affliggono. La presidente Dilma Rousseff ha avuto un ruolo decisivo nella distensione. Aveva chiesto di "ascoltare le voci della protesta" e i sindaci delle maggiori cittá brasiliane hanno agito di conseguenza.  "La grandezza della manifestazioni dimostra l'energia della nostra democrazia. La forza della voce della strada è il senso civico del nostro popolo" aveva aggiunto la Rousseff. 
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