La March Madness 2018 sta per entrare nel suo momento più caldo. Da domani cominceranno le Sweet Sixteen ed ogni canestro avvicinerà i giocatori al titolo più importante della loro carriera fino a questo momento. Dopo due turni con tanti upset, alcuni dei quali storici, e con un quarto del tabellone senza seed top four - prima volta nella storia -, è giunto il momento di dare uno sguardo a chi è rimasto e sulle sue reali possibilità di vittoria. 

1. VILLANOVA WILDCATS

I Wildcats sono i favoriti alla vittoria finale a distanza di due dall'ultimo titolo vinto. Difesa e tiro da tre sono le loro armi, tutte messe in mostra nel corso dei primi turni, con il tiro dall'arco che ha devastato Alabama. Con tre giocatori che tirano con il 40% dalla distanza, Villanova non ha problemi di sfiducia e se nessuno di loro diminuisce il proprio rendimento sarà difficile abbattere una delle ultime seed numero uno rimaste in gioco. 

2. DUKE BLUE DEVILS 

Dopo Villanova, la squadra allenata da Coach K è la favorita alla vittoria finale. I Blue Devils hanno dominato fisicamente Iona e Rhode Island, sia in attacco - con un Bagley maestoso -, sia in difesa. Il pitturato, con Bagley e Wendell Carter Jr in campo, si colora di blu, ma l'incognita è rappresentata dalla difesa nel secondo tempo. Spesso in stagione Duke si è persa negli ultimi minuti di gara, anche per via della scarsa rotazione, ma per vincere dovrà smettere di farlo. Attenzione anche alla tenuta nervosa di Grayson Allen. La guardia è l'uomo faro dei Freshman e dalla sua concentrazione passerà molto del cammino di Duke. 

3. TEXAS A&M AGGIES

Gli Aggies hanno dimostrato di avere una solida difesa ed è proprio quella l'arma segreta a loro disposizione per provare a vincere il torneo. North Carolina ne ha già fatto le spese, alle Sweet Sixteen Michigan proverà a batterla, ma a rimbalzo, finora non c'è mai stata storia. La coppia composta da Tyler Davis (che abbiamo inserito nel nostro quintetto tipo dei primi due turni) e Robert Williams è micidiale e finora nessuno ha trovato il modo di disinnescarla. Oltre a ciò, attenzione anche al fattore casa, perché le Final Four saranno a San Antonio. 

4. KANSAS JAYHAWKS

I campioni della Big 12 sono forse la squadra più equilibrata del lotto. Non hanno un solo punto di forza e soprattutto non hanno un solo giocatore da cui dipendere. Se è vero che la guardia Devonte' Graham è la stella indiscussa, è altrettanto veritiero che quando lui è sottotono altri salgono in cattedra. Così è successo contro Seton Hall, quando la guardia ha chiuso con otto punti e un misero 1/7 dal campo, ma in soccorso della squadra sono arrivati Newman e Mykhailiuk rispettivamente con 28 e 16 punti. Attenzione anche al rientro di Azubuike che potrebbe dare un contributo fondamentale sotto le plance, come hanno già dimostrato i venti minuti fatti contro Seton Hall. 

5. CLEMSON TIGERS

Clemson sta finalmente ricevendo i dividendi della scelta di tenere per anni Brownell sulla sua panchina e la prima apparizione alle Sweet Sixteen dal lontano 1997 arriva anche grazie a lui, che ha saputo creare una squadra con percentuali al tiro elevatissime. Proprio quest'ultime sono l'arma segreta a disposizione delle Tigers che non dovranno subire il tifo avverso nel match di Omaha contro Kentucky. 

6. KENTUCKY WILDCATS

Sono due le stelle a disposizione di coach John Calipari: Kevin Knox e Shai Gilgeous-Alexander. Se Knox rappresenta la tipica star, Gilgeous-Alexander è il giocatore adatto a spaccare le difese più ostiche di questa March Madness. La sua abilità di penetrazione hanno già colpito e fatto male a Buffalo e Davidson, ma anche il suo apporto in difesa non è da sottovalutare. La chiave della vittoria resta però nel gioco di squadra, che non sempre si è visto nel corso della stagione. 

7. GONZAGA BULLDOGS 

I vicecampioni dello scorso anno non hanno approcciato al meglio il torneo 2018. Le rimonte fatte contro UNC e Ohio State, soprattutto la prima dopo esser stati in vantaggio, non sono bei segnali, ma l'esperienza degli Zags potrebbe farsi sentire man manco che si avanza nella Madness. Al momento l'attacco gira a meraviglia, con un Norvell Jr on fire, ma le percentuali ai liberi devono migliorare esponenzialmente. 

8. TEXAS TECH RED RAIDERS

I texani sono una squadra volta soprattutto alla difesa, risultata molto efficiente nei primi due turni. La chiave di volta resta Keenan Evans. Il Senior si sta riprendendo alla grande dall'infortunio subito a Febbraio - 21 punti di media nelle ultime cinque partite giocate - e più gioca, più sembra stare meglio. Lui è l'uomo delle giocate decisive. 

Keenan Evans | Twitter Ben Rogers
Keenan Evans | Twitter Ben Rogers

9. WEST VIRGINIA MOUNTAINEERS

Le larghe vittorie contro Murray State e Marshall fanno ben sperare, sia dal punto di vista del gioco, sia della tenuta mentale. Soprattutto contro Marshall non era semplice restare concentrati, ma i Mountaineers l'hanno fatto. Tra le squadre rimanenti sono quelle con l'ostacolo maggiore, Villanova, ma nel caso dovessero superare i Wildcats la strada verso le Final Four sarebbe spianata. Tutto sta nel limitare il tiro da tre punti degli avversari. 

10. FLORIDA STATE SEMINOLES

Pochi hanno selezionato i Seminoles nel proprio bracket, ma la squadra di Hamilton ha dimostrato di essere molto solida e di possedere una profondità non indifferente (65 dei 142 punti messi a segno provengono dalla panchina), oltre che versatile. FSU può contare su giocatori atletici in grado di correre avanti e indietro per il campo per tutti i quaranta minuti di gioco. Per loro molto dipenderà dalla condizione fisica di Terance Mann, sofferente di un problema all'inguine. 

11. PURDUE BOILERMAKERS

Isaac Haas. Lui è il motivo della caduta di Purdue tra le ultime favorite alla vittoria finale. Il suo infortunio è forse una croce troppo pesante da portare per i suoi compagni e l'operazione al gomito a cui si deve sottoporre non promette nulla di buono. Il posto di Haas è stato preso da Haarms, ma l'apporto non è lontanamente paragonabile a quello del compagno. La vittoria contro Butler gli ha certamente dato fiducia, ma a mio avviso l'assenza risulterà decisiva. 

12. SYRACUSE ORANGE 

La squadra di Boeheim è la difesa per eccellenza. La sua zona 2-3 ha letteralmente bloccato Michigan State e nessuna altra squadra affrontata in stagione ha mai superato i settanta punti segnati. Il prossimo ostacolo sarà Duke, squadra che sa affrontare la zona, e per superare i Blue Devils servirà anche una maggior efficienza in attacco, il 35% dal campo visto nei precedenti match non basterà. 

13. MICHIGAN WOLVERINES 

I Wolverines hanno rischiato grosso contro Houston e anche grazie ad una buona dose di fortuna sono riusciti a salvare la pelle. La difesa è l'aspetto positivo della cavalcata di Michigan e ha costretto Rob Gray ha provare ventidue tiri per mettere a segno ventitré punti, ma per arrivare alle Final Four serve un netto miglioramento in attacco, il tiro della speranza non entrerà per sempre. 

14. LOYOLA - CHICAGO

La Cinderella del torneo è arrivata sino alle Sweet Sixteen e come Michigan, anche loro sono dove sono grazie a due buzzer beater. La squadra, sospinta da Sister Jean, ha mostrato una buona organizzazione difensiva, la quinta della Division I,  e la loro pazienza nel far girare palla sul fronte offensivo sopperisce al poco atletismo. Tuttavia sono una delle squadre con meno talento a disposizione e più si va avanti, più si noterà. 

15. NEVADA WOLF PACK 

La rimonta effettuata contro Cincinnati è stata impressionante, ma è quasi certamente irripetibile. Iniziare a giocare solo nel secondo tempo non è la soluzione ideale per avanzare nel torneo e i Wolf Pack dovranno continuare a creare mismatch offensivi, con i gemelli Martin a guidare l'attacco. 

16. KANSAS STATE WILDCATS

I Wildcats sono un'altra squadra che fa della difesa la sua arma principale. Kansas ha costretto l'attacco di Creighton al minimo stagionale e limitato UMBC a 43 punti grazie ad una buona protezione del ferro. Tuttavia, il punto debole è l'attacco. Dean Wade al momento è l'unico vero scorer della squadra, ma contro Kentucky non basterà, anche gli altri dovranno dare il loro contribute se Kansas vorrà avanzare alle Elite Eight.