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NBA Playoffs – Incredibile al TD Garden, i Chicago Bulls conquistano Gara 1 contro i Boston Celtics

I Chicago Bulls sorprendono il mondo intero e, guidati dai trenta punti di Jimmy Butler, si aggiudicano Gara 1. Ai Boston Celtics, non bastano i trentatre punti del solito Isaiah Thomas.

NBA Playoffs – Incredibile al TD Garden, i Chicago Bulls conquistano Gara 1 contro i Boston Celtics
Jimmy Butler dall'arco dei tre punti. Fonte Immagine: nba.com
lorisporciello
Di Loris Porciello

Al TD Garden è andata in scena Gara 1 tra la testa di serie numero uno ad Est, i Boston Celtics, e la testa di serie numero otto, i Chicago Bulls. Partita particolare ed emotiva per Isaiah Thomas, che ha deciso di scendere in campo nonostante la scomparsa della sorella. Nonostante ciò Thomas ha dato comunque il suo grandissimo contributo alla squadra, che però non è riuscita a conquistare la vittoria, cadendo sotto i colpi dei Chicago Bulls di Jimmy Butler. Andiamo a vedere come si è sviluppata la gara.

Un Isaiah Thomas che ha faticato a trattenere le lacrime durante tutto il pre partita,. Fonte Immagine: twitter.com
Un Isaiah Thomas che ha faticato a trattenere le lacrime durante tutto il pre partita,. Fonte Immagine: twitter.com

LA CRONACA - Nel primo quarto partono forte i Boston Celtics, che, guidati dal piccolo grande condottiero, Isaiah Thomas, assistito dal fidato Avery Bradley, si portano subito in vantaggio di sei lunghezze. I Chicago Bulls così provano a rispondere con una difesa molto fisica, mentre in attacco si affidano ai colpi di genio di Rajon Rondo ed al talento di Jimmy Butler. Chicago prova a riavvicinarsi, ma per ogni canestro della squadra di coach Fred Hoiberg, c’è la pronta risposta di un Isaiah Thomas che nel primo quarto vede una vasca al posto del canestro. Si va così al primo riposo col punteggio di 28-23 per i padroni di casa, guidati dai 13 punti di Thomas.

Nel secondo periodo però la musica è diversa. Infatti Chicago parte alla grande e rifila subito un super parziale di 10-0 che permette alla franchigia dell’Illinois di andare in vantaggio di cinque lunghezze. Blackout in casa Celtics, così coach Brad Stevens decide di interrompere il gioco e chiamare timeout. Al rientro dal timeout, Bradley segna subito la tripla del meno due e poi sempre Thomas impatta la gara. Ma i numerosi rimbalzi offensivi, permettono ai Bulls di rimettere la testa avanti e riportarsi a quattro lunghezze di vantaggio, a cinque minuti dall’intervallo. I Celtics riescono anche ad impattare la gara, ma nel finale Chicago ritorna a cinque punti di distacco. Una tripla di Al Horford sulla sirena permette ai Celtics di andare al riposo lungo sotto di sole due lunghezze (46-48).

Isaiah Thomas in penetrazione su Jimmy Butler e Robin Lopez. Fonte Immagine: twitter.com
Isaiah Thomas in penetrazione su Jimmy Butler e Robin Lopez. Fonte Immagine: twitter.com

Al rientro dall’intervallo, per la prima metà di terzo quarto, regna l’equilibrio con le due squadre che si scambiano censtri su canestri e con i Bulls che riescono a mantenere quelle due lunghezze di vantaggio, ottenute alla fine dei primi ventiquattro minuti. A dare una scossa al terzo periodo ci pensa il solito Isaiah Thomas, con due giocate da tre punti porta i suoi di nuovo in vantaggio di quattro lunghezze, ribaltando l’inerzia della gara. Rondo prova a rispondere, ma dall’altra parte del campo Boston gira la palla che è una bellezza, e la tripla di Smart porta i bianco verdi in vantaggio di cinque lunghezze, con coach Hoiberg che è costretto a fermare il gioco, a tre minuti dalla fine del terzo periodo. Timeout che permette ai Bulls di rifiatare, ed al rientro sul parquet un gran Jimmy Butler impatta la gara con due triple consecutive, che permettono a Chicago di chiudere il terzo quarto sul 74-74 pari.

L’ultimo periodo inizia con i Bulls che provano subito a mettere la testa avanti. La squadra di coach Hoiberg si porta subito sulle quattro lunghezze di vantaggio, ma la risposta di Boston stavolta arriva da un impavido Marcus Smart che, con la terza tripla di serata, riporta i Celtics ad una sola lunghezza di svantaggio. Chicago risponde subito, prima con la tripla di Bobby Portis e poi con quella di Butler che riportano i Bulls sul più quattro. I Celtics però non mollano mai, ed una super schiacciata in transizione di Al Horford rimette solo due punti di differenza tra le due squadre, con ancora sei minuti da giocare nel quarto periodo. Il piccolo Thomas riporta i suoi in testa di una lunghezza con tre liberi, ma uno strepitoso Jimmy Butler costruisce un parziale che porta i suoi avanti di sette lunghezze.

Isaiah ancora una volta prova a far rialzare la testa ai suoi con quattro punti consecutivi, ma i Bulls mettono le corna avanti e coach Stevens è costretto a fermare la partita, con i suoi sotto di sette a due minuti dal termine. Al rientro dal timeout, i Boston Celtics provano un'insperata rimonta, prima con la tripla di Crowder, e poi con un layup di Thomas a sette secondi dalla fine, dopo un possesso assegnato ai Celtics solo grazie all’instant replay. Butler però dalla lunetta è freddissimo e realizza entrambi i tiri liberi che portano i Bulls di nuovo sul più quattro con tre secondi da giocare. L’ultima tripla di Bradley finisce sul ferro e la partita si conclude con il punteggio di 102-106 per gli ospiti.

Grandissima vittoria per i Chicago Bulls che stupiscono il mondo e battono la testa di serie numero uno, portando con sé oltre all'1-0 nella serie anche il fattore campo. Dall'altra parte, però, dei Boston Celtics in evidente difficoltà, vista la condizione psicologica del proprio leader.

BOXSCORE:

BOSTON CELTICS (0-1) – PUNTI: Thomas 33, Horford 19, Bradley 14. ASSIST: Horford 8, Thomas 6, Smart 6. RIMBALZI: Crowder 8, Horford 7, Thomas 5.

CHICAGO BULLS (1-0) – PUNTI: Butler 30, Portis 19, Lopez 14. ASSIST: Rondo 6, Wade 6, Grant 4. RIMBALZI: Lopez 11, Butler 9, Portis 9.

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About the author
Loris Porciello
Studente, malato di NBA e NFL, appasionato di calcio. Super tifoso dei Dallas Mavericks e dei Dallas Cowboys, Vince Carter il giocatore preferito. MJ e Kobe come dèi. Amante del rap della West Coast. Un sogno, diventare giornalista sportivo.