Il mondiale di Portogallo e Spagna inizia questa sera a Sochi. Le due principali candidate al passaggio del turno nel gruppo B - completato da Marocco e Iran - affilano le armi in vista del debutto iridato. Il fischio d'avvio è in programma alle 20, diversi gli interrogativi che colorano l'attesa. Partiamo, come doveroso, dalle Furie Rosse. Via Lopetegui, dentro Fernando Hierro. Rivoluzione all'alba della rassegna, complice la scelta del primo di sposare la causa Real. Sotto la lente d'ingrandimento le tempistiche dell'annuncio. Quindi Hierro, bandiera proprio del Madrid, come traghettatore per un gruppo navigato, con stelle di prima grandezza. Da valutare la reazione di campo, la Spagna resta comunque nel novero delle favorite. 

Maggior tranquillità sul fronte portoghese. Il futuro di Ronaldo, al momento distante dalla camiseta blanca, resta da dirimere, ma l'attenzione del campionissimo è tutta riposta nel mondiale. L'ultima freccia all'arco di un giocatore senza eguali nel panorama calcistico. Il Portogallo parte ovviamente in difetto rispetto alla Spagna, ma poggia su un gruppo solido, capace di trascendere evidenti limiti. Un risultato positivo può trasformarsi in trampolino verso sogni proibiti. 

La Spagna si presenta con l'organico al completo, l'unico assente è Carvajal. Due le opzioni per la catena di destra, si giocano una maglia Nacho e Odriozola. Piqué è della partita e affianca Ramos, difficile trovare di meglio. A sinistra impazza Jordi Alba, Diego Costa è il terminale offensivo. Diversi ipotesi per la mediana. Hierro può affidarsi a due giocatori, uno di contenimento e uno di superiore tasso tecnico, o al solo Busquets. In sostanza, 4-2-3-1 o 4-1-4-1, poco cambia. Resta da sciogliere il ballottaggio tra Koke e Thiago Alcantara. Certe le figure di Isco, Silva e Iniesta. 

Hierro: “Si tratta di un’opportunità unica che accetto con voglia e forza. Agli spagnoli dico di aver fiducia, perché il gruppo è buono e ha le idee chiare. Cambi? Nessuno, perché non c’è tempo e soprattutto perché in questi due anni si è lavorato molto bene. Non c’è nulla da ritoccare”.

Santos non muta il suo collaudato 4-4-2, regna l'equilibrio, fondamentale non concedere spazi alla Spagna. André Silva non è al top, resiste per questo la candidatura di Guedes. CR7 è ovviamente il catalizzatore, ma il Portogallo può contare su altri profili di qualità. Bernardo Silva prende la destra, a sinistra Quaresma. L'alternativa prevede il dirottamento al largo di J.Mario, con l'innesto di Moutinho in mezzo e l'esclusione del citato Quaresma. William Carvalho è l'interditore, a protezione di Rui Patricio troviamo i "vecchi" Pepe e Bruno Alves. I laterali di difesa sono Cedric e Guerreiro.  

"Quanto può influire il cambio in panchina della Spagna? Non credo tanto: non penso a grandi sorprese ma a una grande squadra sì: la Spagna è un rivale straordinario ma nessuno è perfetto, tutti hanno punti dolenti e deboli, quindi noi cercheremo di sfatare la maledizione della non-vittoria al debutto. Hierro? Un ottimo allenatore ma a prescindere da questo la sua squadra è una delle grandi favorite del Mondiale. Noi? Non vogliamo essere arroganti ma abbiamo le possibilità di vincere", queste le considerazioni del tecnico dei lusitani.

Le probabili formazioni