Al termine di un ciclo di partite molto dispendioso dal punto di vista fisico e mentale (7 sfide disputate in meno di un mese), l'imperativo è chiudere al meglio con una vittoria anche sofferta. L'Inter ci è riuscita in pieno contro una lodevole Spal che ha disputato probabilmente la miglior partita stagionale. Forse l'Inter di qualche tempo fa non sarebbe riuscita a vincere, ma questo successo significa molto sia dal punto di vista della classifica che mentale.

Infatti pochi avrebbero pensato a un Inter che durante la sosta di ottobre si ritrovasse terza in classifica e prima insieme al Barcellona nel proprio girone di Champions League. La crescita della squadra di Spalletti è evidente se si guardano i risultati: alcuni ottenuti con grandi prestazioni come con il Tottenham e la Sampdoria, altri con sofferenza come con la Fiorentina, il PSV e la Spal. Ma la sostanza delle cose non cambia perchè l'Inter vince sia in campionato che in Champions mostrando come stia diventando ormai la grande squadra che tutti avevano etichettato dopo il mercato estivo.

Alcuni giocatori stanno crescendo dal punto di vista tecnico e mentale. Ma colui che più di tutti mancava all'appello fino a qualche giorno fa è il capitano Mauro Icardi. L'attaccante argentino, fino al match con il Cagliari di una settimana fa, aveva realizzato solo due gol in sette partite giocate. Ma questi ultimi sette giorni hanno visto tornare prepotentemente Icardi che si è ripreso l'Inter a suon di gol. Prima la rete decisiva e pesante contro il Psv che ha permesso all'Inter di espugnare il difficile campo di Eindhoven, poi la doppietta di ieri contro la Spal in un match complicato per lui e la squadra che sembrava accusare una stanchezza fisica e mentale. Due lampi dell'argentino zittiscono le critiche iniziali e proiettano l'Inter verso un futuro roseo trascinato dal fiuto del gol del suo capitano.

Futuro che vede l'Inter dopo la sosta affrontare sfide quasi decisive per il campionato e la Champions League. Alla ripresa, infatti, c'è subito il derby con il Milan che rappresenta un'ottima occasione per allontanare i cugini dalla parte alta di classifica. Dopo c'è il grande confronto al Camp Nou contro il Barcellona che poi andrà a San Siro il 6 novembre e dove l'Inter cercherà di ottenere più punti possibili per tenere a distanza di sicurezza Tottenham e PSV. Inoltre ci saranno le trasferte a Roma e Bergamo contro Lazio e Atalanta e il match casalingo con il Genoa. Sei partite che potrebbero definire il futuro dell'Inter e capire quanto e se sia diventata grande la squadra di Luciano Spalletti.