Se non segna Mertens, ci pensa una perla di Insigne. Se il fantasista fa cilecca, ecco il belga. In extremis, guai a dimenticare Arkadiusz Milik. Insomma, questo Napoli ha tutte le carte in regola per far male a qualsiasi avversaria. Sono trentatre le reti partenopee in questa Serie A, miglior attacco al pari della famelica Juventus. Un dato sicuramente importante, per gli uomini di Ancelotti, pronti a tentare l'assalto allo Scudetto forti proprio di un parco attaccanti di tutto rispetto. Se a inizio stagione sono stati Dries Mertens e Lorenzo Insigne a trascinare il Napoli, poi è toccato ad Arkadiusz Milik quando i due profili offensivi si sono inceppati. 

Proprio l'ex Ajax è il simbolo di questo Napoli. Nonostante il doppio infortunio alle ginocchia nella scorsa stagione, Milik è diventato una delle armi più letali del club azzurro. Partito a rilento, il ragazzo sta sempre più trovando la propria dimensione e ha già segnato otto goal in campionato. Una media pazzesca e che lo ha reso capocannoniere del club azzurro. Meglio ancora di Insigne e Mertens. La sua media-goal è poi impressionante. Milik segna ogni cento minuti circa, praticamente quasi un goal a gara. E i napoletani lo sanno bene, come di fatto ha confermato la rete contro il Cagliari. L'unico attaccante che ancora manca all'appello è Callejon, ma Ancelotti ha spesso ricordato il cambio di ruolo dello spagnolo. 

Se l'attacco ride, la difesa non piange. Il Napoli può contare infatti su Kalidou Koulibaly. Il difensore africano ha raggiunto la maturità professionale. L'ex Genk non è più l'atleta talentuoso con picchi di scarsa concentrazione, ormai è uno dei difensori più forti del mondo. De Laurentiis non ha fissato un prezzo per la sua eventuale cessione, di sicuro però il costo del cartellino è di molto superiore ai cento milioni. Emissari del Manchester United hanno recentemente osservato il ragazzo da vicino restandone molto convinti, la sensazione è che la prossima sessione estiva di calciomercato possa creare le basi per un'asta europea.