Atalanta, anche il PSG ci prova per Kessiè

Per il gioiello ivoriano si fanno sotto anche i parigini, disposti ad un investimento importante. La Dea fa muro in attesa dell'asta estiva.

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Atalanta, anche il PSG ci prova per Kessiè, www.webcalcio.net
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Di Alberto Zamboni

Continua l’assalto ai gioielli dell’Atalanta. Partito Gagliardini ed ufficializzato Caldara dalla Juventus – a Torino dalla stagione 2018-19 -, anche Franck Kessiè è destinato a lasciare Bergamo nonostante il contratto abbia una scadenza fissata al 30 giugno 2021. Alla lunga lista di pretendenti si è aggiunto da qualche giorno il PSG, che ora pare voler fare sul serio e prelevare l’ivoriano già a gennaio. La prima offerta sarebbe attorno ai 25 milioni di euro, ma la sensazione è che il prezzo per il cartellino che chiederà la Dea sarà effettivamente più alto.

Secondo l’Equipe infatti questa cifra rappresenta una sorta di sondaggio, per capire soprattutto se il club nerazzurro sia realmente intenzionato a cedere il centrocampista. A meno di sorprese, il discorso cessione sarà rinviato a giugno, quando Chelsea, Manchester United, Paris Saint-Germain, Juventus e Roma si sfideranno a suon di milioni, con la conseguente lievitazione della valutazione del classe ‘96. Se davvero i parigini volessero investire cifre importanti, potrebbero entrare nell’ordine di idee di cedere Marco Verratti, per cui Juventus ed Inter sarebbero disposte a fare follie.

6 i goal messi a segno da Kessiè in questa prima metà di stagione in 16 presenze e prestazioni di alto livello, tanto che il CT della Costa d’Avorio Michel Dussuyer gli ha consegnato il cuore del centrocampo degli elefanti, dove fino a poco tempo fa giostrava Yaya Tourè. Nelle prime due partite in realtà Kessiè, come tutta la squadra, non ha impressionato – due pareggi contro Togo e Repubblica Democratica del Congo – e sarà decisiva, per la Costa d'Avorio, la sfida contro il Marocco di Benatia domani sera. Vittoria obbligata per conseguire la qualificazione.

Per adesso tutta la concentrazione del ragazzo è sulla competizione continentale, al rientro potrà decidere se spingere per abbandonare gli orobici già a gennaio o più presumibilmente aspettare giugno, quando per entrambe le parti l’addio sarà mitigato da cifre cospicue.