Domani saranno di nuovo faccia a faccia la Vecchia Signora e uno dei suoi ex, uno di quelli che ha fatto sfortunatamente parte di un’epoca della storia bianconera non molto felice, quando ancora la Juve lottava per ritornare a diventare la più grande d'Italia. Ora la Juve è una superpotenza che contende il trono anche d’Europa e sta mirando a quel triplete che potrebbe finalmente consolidarle tra le squadre regine del calcio, mentre Gasperini è un signor allenatore che sta facendo una rivoluzione con la sua Atalanta, gruppo di giovani promesse che stanno costruendo un qualcosa di grande puntando ad un pass per un'Europa League sempre più vicina. 

Le statistiche della sfida tra Atalanta e Juve sono nettamente a favore dei bianconeri, che hanno vinto 22 partite sulle ultime 24, con soli due pareggi, l’ultima vittoria della Dea risale invece all’annata 2000/2001. Gasperini dovrà tener conto poi che in tutte i 27 confronti con la Juve l’Atalanta ha sempre subito gol, e domani dovrà temer ancor più questa statistica data la presenza di Gonzalo Higuain, che ha finora ha segnato 6 in 7 partite contro la Dea. Tuttavia i nerazzurri potranno puntare su una coppia di difesa goleador, Caldara e Masiello, che quest’anno hanno segnato rispettivamente 7 e 3 gol.

Guardando il quadro tattico della partita, Gasperini non dovrebbe temere particolarmente la superiorità dei bianconeri. Infatti il modulo sarà tipicamente gasperiano, un 3-4-3 in cui, davanti a Berisha, ci saranno Toloi e i già citati Caldara e Masiello. Nella linea mediana a 4 si disporranno Cristante e Freuler con alle fasce Conti e Spinazzola, da molto tempo sotto l’occhio di Marotta e Paratici. L’attacco vedrà la conferma del bomber Petagna, accompagnato poi da Kurtic e, da falso nueve, l’incredibile Papu Gomez.

La partita di domani sarà dunque decisiva per entrambe le compagini: da una parte laSignora potrebbe mettere le mani sul sesto scudetto consecutivo, dall’altra la Dea potrebbe aumentare il distacco dalle milanesi, alimentando ancor di più quel sogno che si chiama Europa.