"Non è ammissibile vedere gli avversari che a venti minuti dalla fine iniziano a fare melina, dopo averci fatto un sacco di goal. Quella di ieri è stata già la quarta volta e sinceramente mi sembra troppo". Nella giornata di ieri, il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha espresso il suo parere sul momento decisamente negativo che i suoi ragazzi stanno vivendo, in particolare nelle gare in trasferta.

Il patron rossoblu ha voluto però anche confermare la piena fiducia in Rastelli, ammettendo come gli infortuni stiano mettendo a dura prova le possibilità del tecnico rossoblu, messo in discussione da buona parte della tifoseria: "Sia chiaro: Massimo Rastelli non è in discussione e non ha nessun ultimatum, ma non possiamo più sbagliare. Il mister ha sempre lavorato benissimo e nella sua carriera è persino andato sempre oltre le aspettative. Le critiche da parte della tifoseria sono ingiuste e mosse da ignoranza nei suoi confronti. Provengo dal settore industriale e sono conscio di cosa significhi lavorare duro e sudare, di conseguenza voglio che i ragazzi continuino a fare altrettanto, se non in misura più piena. Abbiamo commesso indubbiamente degli errori, ma è pur vero che siamo pure stati decimati dagli infortuni".

Qualche riflessione anche sull'attuale situazione del Cagliari e sulla prestazione della sua rosa nella giornata di sabato, in particolare, qualche critica al capitano, Daniele Dessena: "La classifica è ancora buona, siamo decimi con 16 punti, ciò significa che un minimo di lavoro è stato fatto bene. Ieri sera giocatori come Storari e Dessena hanno totalmente sbagliato la gara è siamo dovuti andare dall'arbitro a scusarsi per il gesto del capitano. Solo istinto, ma non insulto, e perciò reputiamo non debba essere stangato dal giudice sportivo. Abbiamo inoltre chiesto alle rispettive federazioni che sia Barella, sia Tachtsidis disputino solo uno degli incontri con le loro selezioni nazionali perché alla ripresa del campionato abbiamo un impegno difficilissimo in casa del Chievo Verona. Cerchiamo di ripartite da ciò che abbiamo fatto e dalla nostra qualità". Nota anche verso chi sostiene ci sia traccia di ammutinamento all'interno dell'organico: "Giocatori contro il mister? Non diciamo eresie...".

Problemi - Ma come arriva veramente alla pausa questo Cagliari? La classifica dice 16 punti e decima posizione, con la zona retrocessione a nove lunghezze di distanza, ma le statistiche dicono anche venti reti realizzate, sesto miglior attacco del campionato, e ventinove subite, peggio anche di Crotone e Palermo, rispettivamente ultima e penultima del campionato a 5 e 6 punti in classifica. Delle ventinove reti subite, quindici sono arrivate nelle ultime quattro partite e nove in gare in trasferta. Già, le gare in trasferta, decisamente uno dei punti deboli di Sau e compagni, che lontano dal Sant'Elia hanno ottenuto solamente tre punti, nella vittoria a San Siro contro l'Inter. Serve un'inversione di rotta, che Rastelli spera di ottenere lavorando attentamente sulla fase difensiva durante la sosta delle nazionali e in preparazione alla partita di sabato 19 novembre, quando i sardi affronteranno il Chievo al Bentegodi. Una partita molto importante per entrambe le squadre.

Nazionali - Non saranno a disposizione di Rastelli in questa settimana quattro giocatori, convocati con le rispettive nazionali. Bruno Alves è stato infatti chiamato dal commissario tecnico Fernando Santos per la partita contro la Lettonia, in programma ad Algarve domenica 13 novembre e valida per le qualificazioni Mondiali. Convocazione anche per Mauricio Isla. Il suo Cile sarà impegnato giovedì 10 a Barranquilla contro la Colombia e martedì 15 a Santiago contro l’Uruguay. Tachtisidis avrà un doppio impegno con la sua nazionale: il 9 Novembre alle 24.00 in amichevole contro la Bielorussia e il 13 Novembre alle 20.45 con la Bosnia, mentre Nicolò Barella farà parte della rosa dell’Under 20 che giovedì 10 a Forlì affronterà i pari età della Germania nel quarto impegno del Torneo 4 Nazioni. Gli azzurrini devono riscattare la sconfitta patita nell’ultimo turno a Seregno contro la Svizzera, che ha causato il sorpasso in testa alla classifica per mano della Polonia, leader con 7 punti contro i 6 dell’Italia.