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Pescara, parla Zeman: "Non voglio fare brutte figure, chi vuole restare deve dimostrarlo sul campo"

Il tecnico Boemo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Cagliari.

Pescara, parla Zeman: "Non voglio fare brutte figure, chi vuole restare deve dimostrarlo sul campo"
Pescara, parla Zeman: "Non voglio fare brutte figure, chi vuole restare deve dimostrarlo sul campo"
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Di Alessio Evangelista

Salvare la faccia. Questo chiede Zeman alla sua squadra in vista del match di domani contro il Cagliari, sfida valida per la trentaquattresima giornata di campionato. Un campionato disastroso per gli Abruzzesi che, nella scorso turno, hanno perso con la Roma in casa e sono retrocessi con cinque giornate d'anticipo, peggio non ha fatto nessuno nei maggiori campionati Europei. Il Pescara è a due punti dal Palermo e la squadra vuole evitare a tutti costi l'ultima posizione per salvare la faccia, anche se, in questa tormentata annata, non c'è nulla da salvare. Queste le parole del Boemo in conferenza stampa.

Come sempre Zeman non da certezze sulla formazione tranne per l'attacco dove le scelte sono obbligate: "La formazione continuo a non darla, i giocatori sono più curiosi di voi e non la sanno. Gilardino non ci sarà, non è pronto, vedremo se giocherà Cerri". Il Boemo torna a Cagliari dopo l'esperienza infelice di due anni fa, questo il suo ricordo: "È una partita come le altre, a Cagliari è stata un'esperienza negativa nei rapporti, ma a calcio ha giocato bene soprattutto all'inizio. Si sono salvati per tanti anni con un calcio diverso e c'è stata la difficoltà nel cambiare tipologia. Sono una buona squadra, non hanno avuto continuità ma hanno fatto dei risultati importanti quindi stanno bene".

Il Pescara è già retrocesso ma Zeman ci tiene a concludere il campionato non dignità: "Non voglio fare brutte figure, la squadra spero ci arrivi da sola, chi vuole rimanere deve dimostrare che lo vuole con le prestazioni non con le chiacchiere. Questa squadra ha dei buoni giocatori individualmente ma non è riuscita a essere squadra. Qualcuno ha voglia di rimanere ma me lo deve dimostrare. In queste partite valuterò chi può darci una mano e chi no, non ho preclusioni per nessuno". Parole anche per Kassanov (possibile socio Kazako) e Moggi: "Con Kassanov abbiamo mangiato insieme, io ho parlato solo di cibo. Della società parla la società, non si è parlato di cosa voleva fare. Moggi in Albania? Aveva detto che sarebbe uscito dal calcio, ma lui nel calcio c'è sempre stato, non sono sorpreso".  

Infine uno sguardo al futuro: "Ci sono una ventina di giocatori che mi interessano, speriamo di poterci lavorare in estate. Non credo che quest'anno darò spazio a giocatori della Primavera, a causa della situazione che stiamo vivendo. Ma senz'altro ne porterò diversi in ritiro".

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About the author
Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1