Sanremo 2017 - Ecco i testi. Bene Mannoia e Masini, delusioni per Bernabei e la Comello
La scenografia dell'edizione di quest'anno (Rai.it)

Sono stati pubblicati oggi da TV Sorrisi e Canzoni, come da tradizione, i testi dei brani in gara al Festival di Sanremo. Livello che sembra leggermente più alto rispetto all'anno scorso: in generale tanti testi che ristagnano sulla sufficienza, con qualche nota di colore (Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia e Marco Masini su tutti) e qualcuna invece più stonata. Delusioni annunciate per Bernabei e la Comello. Andiamo a vedere uno per uno tutti i 22 testi dei big.

Albano - Di rose e di spine (M. Fabrizio - K. Astrarita)
Testo classico, Maurizio Fabrizio è uno del mestiere e si vede, non c'era bisogno di un testo perfetto ma che fosse messo al servizio della musica, che dovrà essere il vero punto di forza del brano. E così sembra.

Alessio Bernabei - Nel mezzo di un applauso (R. Casalino - D. Faini - V. Casagrande)
"Noi siamo infinito" versione 2.0, nient'altro da dire. Casalino continua ad alternare bellissime cose a testi improponibili, e qui siamo verso la seconda ipotesi.

Bianca Atzei - Ora esisti solo tu (Francesco "Kekko" Silvestre)
Testo meno simil-poetico del classici "alla Modà". Buone cose nelle strofe, ma non fa venire così tanta voglia di ascoltarne la musica, ha scritto di meglio.

Chiara - Nessun posto è casa mia (Niccolò e Carlo Verrienti)
Testo semplice ma non banale, anzi, rispetto alla media sanremese va anche oltre la sufficienza. Per il tipo di brano che dovrebbe essere conterà molto la musica e l'interpretazione, ma per ora il primo tassello sembra ben messo.

Clementino - Ragazzi Fuori (C. "Clementino" Maccaro - F. "Marracash" Rizzo - S. Tognini - P.M. Lombroni Capalbo)
Testo forse anche migliore di quello dello scorso anno, c'è meno retorica e se il ritornello sarà musicalmente migliore di "Quando sono lontano" potrebbe trattarsi di un gran bel pezzo.

Elodie - Tutta colpa mia (E. Marrone - O. Angiuli - G. Pollex - F. Cianciola)
Ci si aspettava un testo moderno da lei, che invece propone (sotto patrocinio di Emma) una lirica molto "retrò", assecondando una parte del suo stile che abbiamo visto anche ad Amici. Difficile da giudicare per ora, testo non eccezionale ma è necessario ascoltare la musica per capire davvero il valore del brano.

Ermal Meta - Vietato Morire (Ermal Meta)
Lo avevamo detto da quando è stato annunciato il suo nome, potrebbe essere uno dei principali outsider di questa edizione, e il testo lo conferma: forte, significativo, concreto. Ermal Meta non delude, così come ci si aspettava.

Fabrizio Moro - Portami via (F. Moro - R. Cardelli)
Da lui ci si aspettava un bel testo, e così è stato. Portami via rispecchia fedelmente la capacità di Moro di descrivere certi stati d'animo, andando oltre la semplice canzone d'amore. 

Fiorella Mannoia - Che sia benedetta (E. "Amara" Mineo - S. Mineo)
Era il ritorno più atteso, e la firma della giovane Amara non delude con un testo che si propone come un vero e proprio inno alla vita, in pieno stile Mannoia, indicando Fiorella sempre più come favorita di questo Festival. Davvero molto bello.

Francesco Gabbani - Occidentali's Karma (F. Gabbani - F. Ilacqua - Fil. Gabbani - L. Chiaravalli)
Testo forse ancora più surreale dello scorso anno, e quel "Namasté Alé" è destinato a diventare già un tormentone. Ci voleva qualcosa di diverso in un Festival troppo abbottonato.

Gigi D'Alessio - La prima stella (Gigi D'Alessio)
D'Alessio è D'Alessio, può piacere o non piacere, ma questo è il suo stile e rimane coerente con se stesso presentando un testo con tutte le caratteristiche principali della sua scrittura. Anche se il confronto con l'altro brano dedicato alla mamma, quello di Ermal Meta, è impietoso. Ma pensavamo molto peggio.

Giusy Ferreri - Fa talmente male (R. Casalino - P. Catalano - Takagi - Ketra)
Per essere un brano "radio-friendly" e ballabile il testo è molto meno peggio di quanto ci si aspettasse, sicuramente migliore dell'altra produzione "casaliniana" di Bernabei. Adesso tocca a Giusy fare quello che sa fare.

Lodovica Comello - Il cielo non mi basta (D. Faini - F. Abbate - F. Ferraguzzo - A. Di Martino)
Qualche frase fatta di troppo, in generale nulla di trascendentale. Continua a far pensare di aver tolto un posto a qualche artista vero.

Marco Masini - Spostato di un secondo (M. Masini - S. "Zibba" Vallarino - D. Calvetti)
Insieme a Fiorella, Moro ed Ermal Meta il migliore di questa edizione. Tante componenti autobiografiche per un brano dove la firma di Zibba si vede, e l'impronta masiniana completa un ottimo testo. Adesso la voce di Marco dovrà fare il resto.

Michele Bravi - Il diario degli errori (F. Abbate - Cheope - G. Anastasi)
Da un gruppo di autori così blasonato forse ci si aspettava qualcosa in più. Testo tutto sommato sufficiente, ma ci sarà bisogno di una grande interpretazione per farlo rendere al meglio.

Michele Zarrillo - Mani nelle mani (M. Zarrillo - G. Artegiani)
Testo molto "sanremese", come ci si poteva aspettare da Zarrillo. Anche qui bisogna attendere la musica per un giudizio più concreto, ma per ora le premesse sembrano  buone.

Nesli e Alice Paba - Do retta a te (F. "Nesli" Tarducci - O. Grillo)
Buon testo e tanto mestiere per Nesli, che non è uno che sbaglia nelle occasioni importanti. Non è quella poesia che ci aspettavamo da chi ha scritto tante belle cose in passato, ma per l'Ariston basta e avanza. Resta da capire come potrà inserirsi la Paba nel brano.

Paola Turci - Fatti bella per te (P. Turci - G. Anania - L. Chiaravalli - D. Simonetta)
Testo importante, un invito ad essere belle sempre ed a farlo per amor proprio. Altro esempio per tanti giovani "artisti" su come portare un messaggio in maniera semplice ed efficace.

Togliamoci la voglia - Raige e Giulia Luzi (A. "Raige" Vella - S. "Zibba" Vallarino - A. Iammarino - L. Chiaravalli)
Anche qui, nonostante il parco autori di un certo livello, il testo non sembra decollare così tanto. Buone cose alternate a versi banalotti, sperando che l'intensità del brano migliori il risultato finale.

Ron - L'ottava meraviglia (R. "Ron" Cellamare - M. Dal Forno - E. Mangia - F. Caprara)
Ron mantiene anche stavolta la sua identità con un testo classico, romantico, nel suo stile. Tanto mestiere anche per lui per un brano che lascia la curiosità di essere ascoltato per intero.

Samuel - Vedrai (S. Romano - C. Riganò - R. Onori)
L'ex Subsonica non delude, con un testo che finalmente possiamo definire "moderno" e allo stesso tempo non banale. Gli addetti ai lavori hanno parlato di Vedrai come uno dei pochi pezzi realmente ascrivibili al 2017, vedremo.

Sergio Sylvestre - Con te (G. Todrani - S. Sylvestre - S. Maiuolo)
Testo di Giorgia buono, che sembra scritto apposta per dar fiato alle capacità vocali di Sergio, ma ci sarà bisogno di una musica all'altezza.

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