Rio 2016, Pallanuoto - Garibotti, Gorlero, Bianconi: il Setterosa si impone sull'Australia (9-8)

Le azzurre superano le oceaniche grazie ad una prestazione magistrale con l'uomo in più: Garibotti costruisce, Gorlero salva, Bianconi mette il punto esclamativo.

Rio 2016, Pallanuoto - Garibotti, Gorlero, Bianconi: il Setterosa si impone sull'Australia (9-8)
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Di Andrea Bugno

Dopo le emozioni del Settebello, anche il Setterosa di Conti risponde presente. Le azzurre, impegnate nel secondo incontro della loro Olimpiade, hanno battuto in una gara al cardiopalma, per emozioni e spettacolo, le temibilissime australiane, conducendo quasi per tutta la durata della sfida. Sugli scudi Arianna Garibotti e l'estremo difensore azzurro Giulia Gorlero, che a più riprese ha salvato l'Italia. Il punto esclamativo sul secondo successo lo ha messo la Bianconi a un minuto dal termine, siglando una vittoria d'autore. 

Fabio Conti sceglie per il suo setterosa Gorlero tra i pali e capitan Di Mario a guidare in acqua le compagne Garibotti, Radicchi, Frassineti, Emmolo e Bianconi. 

Ottimo l'avvio delle azzurre, per niente irretite dalla fisicità delle australiane: Garibotti sugli scudi, prima con il palo dalla distanza, poi con il gol in superiorità che sblocca la gara. Gorlero infonde fiducia al Setterosa, che sfiora il break con il palo di Tania Di Mario. Il raddoppio è rimandato però di qualche secondo, firmato Emmolo. Webster e compagne sbandano e fanno fatica a difesa schierata e non solo, centrando il palo nella prima occasione con l'uomo in più. L'Italia non si fa pregare e punisce le disattenzioni australiane con Queirolo (3-0). Le campionesse oceaniche si riscattano però prontamente: dopo aver centrato il montante è Bishop a scuotere le sue, ed è un'ottima circolazione di palla a permettere alla Knox di sfruttare, centralmente, la superiorità numerica per il 3-2. Allo scadere, però, Pomeri rispedisce a -2 l'Australia, confermando la presenza di spirito delle azzurre. 

Emozionante, ma meno prolifico, anche l'avvio di secondo quarto. Gorlero neutralizza il lob di Gofers, ma le azzurre sprecano qualche pallone di troppo in attacco, complice la crescente intensità difensiva australiana. Il fallo su Aiello della Southern concede la prima superiorità di tempo all'Italia, ma il destro di Garibotti centra ancora il palo. Le aussies perdono fiducia e misura in attacco, facilitando il compito delle italiane per mantenere intatto il vantaggio. Una disattenzione, in contropiede, permette a Webster di accorciare dal dischetto. Le ragazze di Conti si disuniscono nel finale, ma chiudono il primo tempo avanti di una rete. 

La superiorità australiana apre il secondo tempo dopo un minuto di studio, con Gorlero che non controlla sulla liena e permette alla Southern di firmare il pareggio. Le azzurre, dopo un parziale negativo, tornano in vantaggio grazie ad una splendida Garibotti. L'Italia regge in difesa nel momento di maggiore sforzo australiano, ma due legni non consentono alle azzurre, in superiorità, di incrementare il vantaggio. Salgono in cattedra Wakefield da una parte e Gorlero dall'altra, limitando i danni a difesa schierata. E' Arancini, con un bacio al palo da posizione defilata, ad impattare nuovamente. L'inerzia arride alle australiane, che approfittano di una disattenzione azzurra per siglare con Southern il primo vantaggio, ma Garibotti risponde presente (6-6) a fine terzo quarto. 

Botta e risposta, in apertura di ultima ripresa, tra i due estremi difensori, che non permettono a Di Mario e Arancini di firmare il sorpasso. La superiorità australiana non viene concretizzata, ma l'Italia fatica ad avere la meglio della fisicità delle oceaniche. Bishop accarezza il palo, la romana impegna Wakefield che si salva in angolo. Il gol di Tabani, in superiorità al termine di un'azione fantastica, spariglia le carte a quattro dalla fine. La parata di Gorlero fa vacillare le certezze australiane, ma uno sfortunatissimo autogol del portierone azzurro consegna il pari a Webster e all'Australia. Nell'ultima occasione azzurra in superiorità è Bianconi a 50" dal termine a firmare il sorpasso, prima del miracolo di Gorlero che vale il successo azzurro.