Quaranta secondi lunghi un soffio. Frank Chamizo, con il classico guizzo del campione, resta in corsa per una medaglia olimpica, battendo nei quarti di finale il georgiano Iakobishvili. Altro incontro durissimo per l'italiano, che affronta per la seconda volta un lottatore che, ottenuto il vantaggio, si chiude in difesa. Frank sfinisce fisicamente il georgiano, che davanti 3-0 a quaranta secondi dal termine cede di schiando facendosi buttare fuori per due volte dal tappeto, prima di essere schienato ad un battito di ciglia dal gong dei sei minuti. Adesso la semifinale.

Inizio di studio tra i due lottatori, con l'azzurro che - come è già accaduto nella prima sfida contro l'azero negli ottavi - è costretto a scalfire le certezze difensive del suo avversario, conscio delle potenzialità maggiori dell'azzurro campione del mondo in carica. Due avvertimenti, uno per parte, confermano l'equilibrio in pedana. La seconda penalità per il georgiano consentono all'azzurro di giocare trenta secondi difensivi, che però non gli consentono di ottenere il vantaggio, anzi. Iakobishvili, con un lampo, spinge l'italiano fuori dalla pedana di gara, ottenendo il vantaggio. 

Chamizo ci prova. Iakobishvili arranca ma non molla, risponde. Altri due punti per il georgiano fanno tremare Frank, che però, ritrovata la lucidità giusta, respira un attimo in attesa del rovente finale. Un minuto infinito quello in cui l'orgoglio del campione azzurro esce alla distanza, sfruttando il lavoro ai fianchi precedentemente fatto. Prima due spinte, alle quali l'avversario non oppone resistenza, poi la presa alle caviglie definitiva che vendica una presa precedente alla quale Iakobishvili si era sottratto. Due punti per Chamizo, che valgono il 4-3 conclusivo che vale un posto nei primi quattro del mondo. 

Chamizo c'è. L'Italia c'è. Adesso la semifinale contro un altro azero, Asgarov, a breve.