Edin Dzeko ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di Roma TV dove principalmente ha ripercorso le tappe della squadra giallorossa in Champions League.

Sul sorteggio: "Da fuori nessun credeva che potessimo passare il gruppo. Sapevamo di essere una squadra forte e con il nuovo allenatore avevamo detto che noi dovevamo crederci. Dalla prima partita abbiamo fatto vedere che eravamo una squadra forte e quella con l’Atletico Madrid era la più importante".

Contro il Qarabag: "Tutti pensavano che la Roma doveva vincere 4-0 o 5-0, ma in Champions nulla è facile -ha evidenziato l'attaccante giallorosso - Abbiamo fatto un bel primo tempo, poi abbiamo sofferto nel secondo, ma abbiamo vinto e quella partita è stata importante perché erano i primi tre punti". Poi la partita contro il Chelsea a Londra: "Il gol con il Chelsea è il più bello della mia carriera. Ho sempre sognato di fare un gol così. Non è facile fare gol del genere e sono orgoglioso di questo. Federico ha dato una palla bellissima e io ho fatto un gol bello. Il secondo gol? Ho visto Alex e gli ho detto mettila sul primo palo, lui l’ha messa dove volevo io" ed il ritorno con il blues all'Olimpico: "Feci un assist fortunato, ma sempre assist è. Il primo gol ha cambiato tutto perché segnare al primo minuto è bello e ti da fiducia. In generale poi abbiamo controllato la partita".

L'ottavo di finale contro Shakhtar: "Alla fine siamo stati anche fortunati perché se facevano quel terzo gol sarebbe stato tutti diverso. Nella seconda gara sarebbe stato tutto più difficile per noi. Il ritorno? Questa partita l’abbiamo giocata come una squadra italiana vera. Il gol si poteva fare al primo minuto come all’ultimo, la cosa importante era non prendere gol. Abbiamo difeso bene tutti insieme, aspettando che loro commettessero un errore come nel gol. Ho visto Alex passare la palla a Kevin e in quel secondo ho pensato ‘per favore mettila’ i difensori erano fermi lì e Strootman ha messo questa palla bellissima, poi con un po’ di fortuna ho fatto gol".

Poi è arrivato il quarto di finale contro il Barcellona..: "In quella gara nel primo tempo potevano esserci un rigore o forse due. Loro non avevano fatto niente, mi ricordo solo un palo e l’autogol sfortunato. A Roma il primo gol dopo sei minuti ha cambiato tutto. Da lì tutti ci hanno creduto, i tifosi ci credono di più e poi ti danno la forza. Andavamo a pressarli sempre, come se fossimo animali. Dopo il 2-0 c’era ancora da giocare mezz’ora e allora ci siamo detto ‘tranquilli e speriamo che il gol arriva’ poi il gol è arrivato".

La Roma è arrivata tra le prime quattro squadre in Europa, poi in semifinale ha dovuto arrendersi al Liverpool: "La prima partita non doveva andare come è andata. 5 gol presi sono troppi, poi abbiamo vinto la gara di ritorno, ma la finale l’abbiamo persa a Liverpool. Parlare degli episodi è difficile, forse senza gli errori saremmo andati ai supplementari e  per come abbiamo giocato l’avremmo meritato. Però torno sempre sulla prima partita dove anche il primo tiro di Alex se fosse entrato poteva cambiare tutto. Dopo l’1-0 non ci siamo stati per 45 minuti o più e in semifinale non si può fare così. Con la gara d’andata il Liverpool è andato in finale. Arrivare in semifinale non è facile nemmeno per le squadre più forti. La Champions League è la competizione più bella del mondo e nella prossima stagione vogliamo fare un’altra annata così, perché abbiamo visto quanto è bello"